Guida pratica per muovere i primi passi nel mondo delle ruote tassellate
© Ray Archer/KTM/Red Bull Content Pool
Mondo Motori

Come iniziare a correre nel motocross

In "GetOnTrack" si racconta come iniziare a correre in uno degli sport a motore più accessibili (e difficili)
Di Whipriders & Red Bull Team
8 minuti di letturaPubblicato il
È tempo di alzarsi dal divano e scendere in pista. È tempo di "GetOnTrack", la serie in cui ci facciamo raccontare da esperti delle singole discipline del motorsport come iniziare a praticarle. Perché se pensi che il motorsport sia una figata già solo a vederlo da spettatore, figurati a correre veramente. Questa volta tocca al motocross, una delle forme di motorsport più pure e semplici da approcciare: una moto, un rider, una pista o anche solo un pezzo di terra. E dai di gas, piano e poco alla volta. Che per diventare Tony Cairoli c'è tempo, e c'è bisogno anche di tante altre cose: il motocross professionistico è una tempesta perfetta di sforzo fisico, tenuta mentale, tecnica, equilibrio e coraggio. I rider di alto livello seguono un programma di allenamento molto duro, facendosi seguire da preparatori atletici tra i migliori del settore. Tanto da trovarsi in cima alla piramide degli atleti fisicamente più in forma del pianeta, insieme ai piloti di F1 e ai ciclisti che fanno i grandi Tour.
Avvicinarsi a questo sport per fortuna non è troppo impegnativo, bastano pochi giri sulle ruote tassellate per contrarre irrimediabilmente il virus e fare del motocross uno stile di vita. Per aiutarvi abbiamo realizzato una guida in 7 punti affidandoci ai migliori del settore, di sicuro i più stilosi: i ragazzi di Whipriders. Raccogliendo poi anche la testimonianza del rider britannico Ben Watson, impegnato quest’anno nel Mondiale MX2 con il team Hitachi KTM.

1. Esci in mountain bike e fatti un’idea della guida in offroad

Ricordi quella vecchia mountain bike in fondo al garage? Prendila, soffia via la polvere e pedala. Se sei fortunato non dovrai nemmeno sostituire le camere d’aria. Oltre ad aiutarti a smaltire la bevuta della sera prima la MTB è un ottimo strumento per darti dei riferimenti sulla guida in offroad. L’equilibrio, il feeling con il mezzo sui terreni sconnessi e il comportamento degli pneumatici sulla terra sono simili. Puoi anche provare l’ebbrezza del “volo” con qualche piccolo salto, per passare poi ai percorsi preparati per BMX e mountain bike, i cosiddetti pumptrack, su cui affinare la tecnica dei salti: la combinazione di velocità, tempismo e coraggio ti darà un’idea di quello che provano i rider dell’MXGP.
Molti dei migliori rider di downhill hanno anche delle moto da cross, e se la cavano piuttosto bene.
Ben Watson
Sono molti i professionisti del MX che si allenano in mountain bike o BMX, o che le usano per sfogarsi: «Ci sono di sicuro punti in comune, anche a livello di tecnica», spiega Ben Watson. «E se guardi ad alcuni dei migliori rider di downhill, gente come Gee Atherton, hanno spesso moto da cross, e se la cavano piuttosto bene».
La MTB aiuta a familiarizzare con l'offroad

La MTB aiuta a familiarizzare con l'offroad

© Jan Kasl/Red Bull Content Pool

2. Compra una moto (anche di seconda mano)

Più spendi, più ti diverti. Tranquillo però, esagerare non serve. Sarai già andato sui vari siti di annunci e avrai trovato moto di inizi anni 2000 a 1.000 euro. Non acquistarli. Problemi garantiti a ogni uscita, magari piccoli ma che noia. Sarai poi passato dal concessionario di zona e avrai visto l’ultimo modello edizione limitata super “carbon-accessoriato” da 12.000 euro. Non ti serve. L’ideale è partire con una cilindrata easy, 125 due tempi o 250 quattro tempi. Che il presente sia 4t lo sappiamo tutti, così come che il 2t necessiti un po’ meno manutenzione. Prendi la moto che preferisci, purché sia usata il meno possibile (vecchia 4 anni al massimo) e non abbia parti sostituite con accessori vari. E ricorda che comprare una moto da cross vuol dire dover investire anche in un furgoncino in grado di circolare su strada.
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Procurati una moto adatta al lavoro

© Nathan Gallagher/Red Bull Content Pool

3. Trova la pista più vicina a te

C’è la moto, ora tocca trovare la pista. Che non troverai nei centri abitati, ovvio, a maggior ragione dopo l’entrata in vigore in anni recenti di norme sempre più rigide in materia di inquinamento acustico. Chi è così fortunato da avere abbastanza terra attorno a casa (e dei vicini pazienti) può anche pensare di costruirsi il proprio circuito: «Avendo fratelli più grandi che già correvano sono salito molto presto su una moto», racconta Ben. «Siamo stati abbastanza fortunati da avere tanto spazio, per cui ci ci siamo potuti fare la nostra “pista” tra il giardino di casa e i campi confinanti. Ogni giorno dopo la scuola avevamo l’abitudine di girare per qualche ora sulla nostra piccola PW50, era il nostro passatempo preferito. Poi crescendo e migliorando abbiamo iniziato a cercare piste vere e proprie, anche con diverse caratteristiche».
Gli impianti strutturati rimangono l’opzione migliore, anche perché spesso offrono tracciati con diversi livelli di difficoltà, comprese le piste per principianti. Su Internet ci sono risorse utili come la ricerca circuiti di MXcenter: basta inserire il nome della propria città, il raggio di km entro cui cercare gli impianti e cliccare su cerca per vedere i risultati nell’elenco e sulla mappa di google. Consiglio personale: troverai prima o poi un circuito che ti farà innamorare. Evita di iniziare e finire la tua carriera motocrossistica in quel tracciato: variare terreni e piste ti renderà un pilota più completo e ti darà più soddisfazione che essere il king del tuo cortile. Ben Watson conferma: «I tracciati su terra compatta sono in genere i più facili per iniziare, ma bisogna variare per migliorarsi. Ho degli amici che di recente sono stati in Belgio per girare sulla sabbia di Lommel e non essendo abituati, pur essendo abili piloti, hanno fatto molta fatica».

4. Studia: a scuola o con un personal trainer

Ovviamente l’opzione di iscriversi a una scuola di cross potrebbe essere al primo o secondo posto di questa guida, se non fosse che si tratta di un’opzione costosa. E non è nemmeno detto che sia la migliore, per chi ha voglia di imparare. Avere un amico pilota (ma che lo sia davvero, non autoproclamatosi tale) può aiutare ancora di più. Ti serve una persona esperta e che sappia spiegare. Costose lezioni da presunti campioni, che però faticano a trasmetterti i concetti, non è detto che ti saranno utili. Mettiti a bordo pista e guarda i rider più forti e i loro movimenti nei vari punti del tracciato, prova a capire le differenze con la tua guida. Così come può essere utile anche guardare i video dei piloti più stilosi.
Per chi non ha amici o parenti già esperti la scuola rimane comunque un’opzione. Anche perché solitamente ogni scuola è preparata per accogliere e seguire rider di ogni livello, da chi non è mai salito in moto a chi vuole perfezionare solo alcuni aspetti. Anche in questo caso una ricerca su Internet può aiutare. Partendo magari, soprattutto per i più giovani, dal progetto Scuole di avviamento della FIM.
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La guida di un amico esperto è la scuola migliore

© Mirco Lazzari/Red Bull Content Pool

5. Trova il motoclub più vicino e comincia a gareggiare

La competizione contribuisce ad alimentare i tuoi stimoli. In Italia per gareggiare devi essere tesserato a una federazione (FMI, ASI, UISP). Ogni federazione organizza campionati di vari livelli: comincia da quelli territoriali della tua zona. Piste a te note e spese di trasferta ridotte aiuteranno. In ogni città/paese ci sono dei motoclub affiliati alle varie federazioni, per trovare il tuo prova a usare il servizio di ricerca di Federmoto. Iscriviti a uno di essi per ottenere la licenza (ti servirà una semplice visita medica). Prezzi tra i 100 e i 200 euro. Se poi a gareggiare ci prendi gusto scoprirai da solo i passaggi successivi che ti porteranno fino all’MXGP. E non dimenticarti del Red Bull Superchampions.
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Ci sono gare per tutti i gusti, e tutti i livelli

© Jaanus Ree/Red Bull Content Pool

6. Compra un’attrezzatura decente, specialmente casco e protezioni

Inutile parlare di quanto sia importante un buon casco (non solo bello esteticamente), che però non basta: le giuste protezioni e degli stivali solidi sono il minimo. Sotto la maglia indossa una buona protezione per busto e schiena, così da evitare che pietre e sassolini ti colpiscano come proiettili. Un tutore per il ginocchio ti aiuterà a prevenire torsioni pericolose e dolorose, così come è indispensabile un supporto protettivo per il collo: per quanto tu sia talentuoso difficilmente riuscirai a evitare rovinose cadute.
E poi degli occhialoni resistenti con visiere strappabili o sistema roll-off: servono a garantirti la miglior visiblità in ogni momento. Mai sottovalutare l’importanza degli stivali, dice Ben: «Per me il pezzo più importante sono proprio gli stivali. Nel 2012 stavo cazzeggiando a casa, facevo qualche impennata con una mini bike e all’improvviso sono caduto di lato. La moto mi è finita addosso e mi ha perforato il piede appena sotto la caviglia. Mi hanno dovuto mettere 14 punti, ho perso una gara importante e ho imparato nel modo più duro possibile l’importanza di indossare sempre dei buoni stivali».
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Non fate i tirchi su attrezzatura e protezioni

© Nathan Gallagher/Red Bull Content Pool

7. Gira, gira, e gira ancora

Anche se sei un dilettante il motocross ti metterà di fronte a un’incredibile varietà di situazioni: allenarsi con costanza e abituarsi a girare in ogni condizione è un aspetto essenziale per migliorarsi e prepararsi alle gare successive. Per dirla ancora con Ben: «Non c’è miglior allenamento che uscire in pista e girare, perché solo girando usate tutti i muscoli che vi servono.Se indossate un cardiofrequenzimetro noterete che una sessione in moto di 30 minuti (durata minima di una gara dei pro) è praticamente impossibile da replicare in palestra, perché ci sono di mezzo fattori non replicabili lontano dalla moto come l’adrenalina, e in ogni caso lo sforzo in moto è diverso e molto più intenso. La palestra serve, soprattutto ai pro, ma mai quanto girare in pista».
Più giri più impari. Se sei arrivato al punto 6 ma non applichi il punto 7 rimarrai un poser, il peggio.
Whipriders
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Il miglior allenamento: girare girare girare!

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