Perché quest'anno non pensi di fare un passo da gigante fuori dalla tua zona di comfort? Prova qualcosa di eccitante e nuovo. Sfida te stesso in modi che non hai osato nel 2016.
Skydive in solitaria
Hai voglia di fare qualche caduta libera? Hai sperimentato un paio di salti in tandem e ora ti senti pronto per lanciarti da solo? È il momento di scuoterti la scimmia di dosso e ottenere il brevetto di paracadutista. “Uno skydive tandem è un ottimo modo per sperimentare lo sport senza le responsabilità e gli obblighi di lanciarsi da soli col paracadute”, dice l’esperto del volo acrobatico Jeff Provenzano. "A coloro che hanno il coraggio di fare un passo al di là del tandem skydiving consiglio di volare prima in una galleria del vento. Questo è paracadutismo al chiuso in un ambiente sicuro e controllato. Inoltre, ci si diverte da matti!
“Stabilite una forte capacità di controllare il corpo in volo nella galleria del vento e sarà più facile fare il vostro primo lancio in solitaria, e anche rimanere concentrati su altre parti del paracadutismo. Lanciatevi quanto più possibile nel più breve periodo di tempo. La coerenza e la regolarità (noi la chiamiamo “currency”) sono tutto, soprattutto nelle fasi iniziali di apprendimento. Continuate a volare nella galleria del vento mentre apprendete le competenze necessarie. Poi iscrivetevi ai corsi e continuate a fare skydive con un tutor o un istruttore”.
Heli-ski/heli-board
Che ne dici di scendere in un’incontaminata zona isolata? Volare con un elicottero è abbastanza radicale, ma immagina di sorvolare picchi innevati pronti per le linee fresche. "Ho preso un elicottero per andare dove posso sciare”, dice la guida di sci dell’Alaska Jeff Hoke, di Chugach Powder Guides. "Ho esplorato dal Nord Chugach al Golfo dell'Alaska fino alle catene montuose Talkeetna e Tordrillo. Tutte queste zone presentano il miglior terreno per sciare di tutto il mondo”.
Affrontare una cascata in kayak
Il kayaker Rafa Ortiz ti spiega come trasformare le tue uscite in kayak da tranquille a turbolente: “Scendere le cascate può essere più intuitivo di quanto si pensi”, dice Ortiz. "Alcune sono abbastanza sicure. I migliori esperti osservano l'acqua, la velocità, le rocce e le formazioni. Gettiamo bastoni e creiamo una linea mentale di ciò che sta accadendo. Il cuscino d'acqua dove si plana è una combinazione di acqua e aria. La mia regola d'oro è stare lontano dalle cascate a basso volume”.
“Se è perfettamente verticale puoi scendere più velocemente dell'acqua. Se scendi troppo lentamente può essere un problema. Imposta l'angolo affinché accada in fretta. Il corpo dev’essere il più in avanti possibile. Noi lo chiamiamo il “tuck” (una sorta di posizione raggruppata). Subito dopo l'impatto getta la pagaia e afferra la barca. Oppure puoi anche tenere la pagaia. Io la metto sul lato sinistro e uso il braccio destro per proteggermi quando colpisco l’acqua. Basta non avere la pagaia davanti al volto, sii possono perdere i denti. Quando colpisci l’acqua fai attenzione all'impatto. Inoltre, potresti anche restare sott’acqua per circa 10 secondi. Una volta che torni in superficie e tiri una grande boccata d'aria, quella è la parte migliore. Sei pieno di adrenalina”.
Pianificare una prima salita
“Per me le prime salite rappresentano una forma d'arte”, dice la leggenda dell'arrampicata Chris Sharma. “Gran parte della mia motivazione per l'arrampicata viene dall’ispirazione che ricevo nel trovare queste sorprendenti linee in natura”.
“Completare ogni prima salita richiede una combinazione di concentrazione mentale, resistenza fisica, forza e fortuna”, dice la climber americana Sasha DiGiulian. “Bisogna trovare non solo la linea, ma anche il punto giusto dove inserire le viti. Quando si scala una nuova parete bisogna sempre fare un po’ di pulizia. La roccia allentata, la vegetazione e altri detriti pericolosi vanno ripuliti. Ci vuole davvero un intero team per sviluppare e scalare una prima salita, ma l'intero processo è davvero cool. L'esperienza è un viaggio mentale e una battaglia fisica".
Comandare una barca a vela
“È uno stile di vita impressionante e sono cresciuta amando il mare e la natura", dice l’esperta marinaia neozelandese Alexandra Maloney. "Ho anche imparato a rispettare l'oceano e il potere che esercita su di noi”.
Lo studio delle condizioni meteo, le carte di navigazione, il sartiame delle barche a vela, l'ancoraggio, l’ormeggio: tutto questo proviene dall’esperienza sul campo. Il risultato finale? “Acqua blu, pantaloncini da mare e fantastici alisei”, dice Jimmy Spithill a proposito della vela alle Bermuda, dove l'acqua cristallina permette una facile ricerca. “È una sensazione meravigliosa”.
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