Marco Aurelio Fontana a tutta sulla sua nuova MTB Bianchi Methanol CV
© Damiano Levati | RedBull
MTB

Come migliorare la pedalata in MTB

Ottimizzate il tempo passato sui sentieri pedalando in modo più efficiente
Di Red Bull Team
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Anche se le eBike a pedalata assistita sono il trend del momento non significa che la cara e vecchia santissima trinità di pedivelle, pedali e catena abbia fatto il suo tempo. Nel ciclismo su strada la tecnica di pedalata è la regina, fondamentale per spremere ogni singolo watt di potenza dalle proprie gambe. Nella MTB pedalare è un mezzo per raggiungere un fine: è uno strumento che ci permette di godere delle nostre discese preferite. Tuttavia, proprio come i nostri cugini stradisti inguainati nelle loro tutine aderenti in Lycra, una corretta pedalata può significare molto di più per gli appassionati di mountain bike. Ecco come spingere meglio sui pedali e ottenere il massimo da ogni singola uscita a ruote artigliate.

1. Posizione delle tacchette

I pedali HT X2 usati da Aaron Gwin

I pedali HT X2 usati da Aaron Gwin

© Bartek Woliński

Sia che utilizziate i pedali a sgancio rapido o i più fidati flat, la posizione del piede sul pedale è fondamentale per una pedalata efficiente, e se non è corretta può portare a dolori fastidiosi. Come regola generale collocate le tacchette in mezzo alla pianta del piede e poi provate a spostarle avanti e indietro sino a trovare la posizione più confortevole. Un pennarello vi aiuterà a tenere traccia delle diverse posizioni e replicarle eventualmente su un nuovo paio di scarpe. Molti atleti della scena gravity preferiscono montare le tacchette in posizione arretrata per simulare il feeling di un pedale flat. Questo può essere meno efficiente in termini di prestazioni nella pedalata

2. Altezza della sella

La sella Prologo X8 usata da Marco Aurelio Fontana

La sella Prologo X8 usata da Marco Aurelio Fontana

© Bartek Woliński/Red Bull Content Pool

Essere seduti alla giusta altezza fa tanto in termini di efficienza nella pedalata. Quando si sta sulla sella le gambe devono essere in grado di muoversi attraverso la rotazione completa dei pedali, senza dover estendere eccessivamente le anche per non perdere in efficacia e non trovarsi sbilanciati. Può anche portare a dolori articolari. Al contrario una seduta troppo bassa è causa di mal di schiena.

3. Il rapporto migliore

Julien Absalon e Nino Schurter battagliano alla World Cup XCO di La Bresse

Il re delle salite Julien Absalon e Nino Schurter

© Bartek Woliński/Red Bull Content Pool

Scegliere il rapporto più efficiente è ovviamente molto importante, così come trovare la giusta cadenza per ottenere il massimo dalla MTB e dalle gambe. Le marce più dure, difficili da spingere, sono ottime per brevi accelerazioni, ma cercate di usarle in tutto il vostro giro pedalato e presto vi ritroverete ad ansimare con le gambe ridotte a mollissima gelatina. I rapporti più corti e agili sono più efficienti: vi faranno pedalare a un ritmo più elevato e in ogni caso più facile da tenere. Non saranno più efficaci in termini di velocità pura, ma vi permetteranno di gestire al meglio le vostre energie lungo un intero giro. Quando si tratta di affrontare sezioni tecniche, come corte e ripide salite, abituatevi a passare alla marcia corretta prima di iniziarle. Cambiare per tempo vi aiuterà a partire con il piede giusto, senza la temuta crisi di metà salita.

4. Pedalata rotonda

Manuel Fumic sulla lunga salita della World Cup XCO di Windham

Manuel Fumic sulla lunga salita di Windham

© Bartek Woliński/Red Bull Content Pool

Come si girano i pedali lungo una loro intera rotazione può fare una differenza enorme per l'efficienza della trasformazione della vostra energia in un movimento in avanti, soprattutto se siete agganciati. La fase discendente dei pedali è quella in cui si spinge in misura maggiore, iniziando intorno alla posizione "ore 10", ma è importante applicare una spinta morbida e fluida lungo l'intero cerchio e non solo pigiare al massimo verso il basso.