Il russo Vitaly Petrov
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F1

HotList: 6 meteore del Circus della F1

Ecco i piloti che hanno provato a promuovere il proprio paese in Formula 1, spesso fallendo
Di Justin Hynes
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Tomás Enge si prepara a Monza

Tomás Enge si prepara a Monza

© Gilles Levent/Dppi

Una decina di anni fa al GP di Ungheria, Zsolt Baumgartner fu promosso in gara al volante della Jordan, per rimpiazzare Ralph Firman che aveva avuto un duro incidente in gara. Zsolt si qualificò 19°, ma la sua gara finì al giro 34 quando il motore finì ko. Da allora, Zsolt resta il primo e unico ungherese che abbia mai corso in Formula 1. Ma ecco altre sei nazioni "emergenti" nel Circus, che hanno messo in pista un solo pilota.
1. Eliseo Salazar (Cile)
La maggior parte degli appassionati ricordano Salazar per la bella lotta con Nelson Piquet ad Hockenheim nel 1982 - quando riuscì a buttare fuori gara il brasiliano - e non per il fatto che fu l'unico cileno di sempre a correre in F1. Conquistando tre punti in tre stagioni di carriera nel Circus. Quindi finendo sesto nel 1981 al GP d'Olanda e quinto l'anno successivo al GP di San Marino. Più interessante il fatto che, in 37 GP disputati, sbagliò ben 13 volte in qualifica e collezionò 16 ritiri in gara.
2. Tomás Enge (Repubblica Ceca)
Proveniente dalla F3000, Enge arrivò in F1 nel 2001. Quando fu chiamato per sostituire Luciano Burti, dopo che il brasiliano fu coinvolto in un brutto incidente in Belgio. Enge corse tre gare, in Italia, Stati Uniti e Giappone, con un dodicesimo posto come miglior risultato (a Monza). Enge tornò quindi in F3000, dove vinse il titolo nel 2002. Fu però poi squalificato, dopo essere risultato positivo alla marijuana. Continuò a correre in auto fino al 2012, quando fallì un altro test di antidoping.
Eliseo Salazar si è dedicato ai Rally

Eliseo Salazar si è dedicato ai Rally

© Francois Flamand/Dppi

3. Alex Yoong (Malesia)
Il sopracitato Enge non fu l'unico pilota di una nuova nazione presente sulla griglia del GP italiano del 2001. Infatti, fece il suo debutto a Monza anche Alex Yoong, chiamato a sostituire Tarso Marques alla Minardi. Operazione che portò tanti cash malesi nelle tasche della scuderia di Faenza, alimentandola nelle ultime tre gare della stagione. Moneta che incentivò anche la firma di un contratto per il 2002 a favore di Alex. Yoong, però, fece solo cinque presenze nel 2002, registrando come miglior risultato il settimo posto al GP d'Australia.
4. Vitaly Petrov (Russia)
Fu dunque il turno di Petrov, debuttante proprio al GP d'Australia con la Renault nel 2010. Anche se il russo conquistò la fama internazionale per un ben più clamoroso gesto atletico. Vitaly rallentò infatti Fernando Alonso nel GP di Abu Dhabi 2010, negando così allo spagnolo della Ferrari il titolo iridato. Comunque non un cattivo pilota, Petrov conquistò con orgoglio 64 punti in carriera, a cui si aggiunge un bel podio in Australia nel 2011. Nell'ultima stagione, con la Caterham nel 2012, finì anche davanti al compagno di squadra Heikki Kovalainen nella classifica piloti. Assente nel 2013, per la gara della Russia prevista nel 2014 Petrov potrebbe tornare a guidare una monoposto di F1.
Il russo Vitaly Petrov

Il russo Vitaly Petrov

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5. Federico 'Rikky' von Opel (Lichtenstein)
E' il pronipote di Adam Opel, fondatore dell'omonima casa automobilistica. Rikky iniziò la sua carriera nelle corse cercando di prendere le distanze dal suo celebre nome, guidando sotto lo pseudonimo di Antonio Bronco. Ma grazie alla "dote economica" della family, con il tempo fece comunque il suo debutto in F1: in Francia nel 1973. Corse 14 gare, finendo nono al volante della Brabham di Bernie Ecclestone nei GP di Svezia e Olanda del 1974.
6. Prince Bira (Thailandia)
Nome completo: Prince Birabongse Bhanutej Bhanubandh. Ovvero un membro della famiglia reale Siamese, frequentò le scuole di Eton e Cambridge nel 1930 e iniziò a correre proprio mentre si trovava in Gran Bretagna. Ebbe una carriera di successo prima della guerra, diventando poi un pilota professionista di buon livello quando fu istituito il mondiale piloti nel 1950. Ha corso 19 gare tra il 1950 e il 1954 per Maserati, Gordini e Connaught. I suoi migliori risultati (un paio di quarti posti) arrivarono nel GP di Svizzera del 1950 e il Gran Premio di Francia del 1954. La curiosità: Prince non fu solo un pilota, ma fu anche un buon timoniere che rappresentò la Thailandia in quattro occasioni alle Olimpiadi (Melbourne, Roma, Tokyo e Monaco di Baviera).

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