Marco Maddii Europeo 300 cross
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Offroad

Non solo Cairoli: Marco Maddii è campione Europeo

Intervista al neocampione continentale, figlio di Corrado, due volte viceiridato negli anni Ottanta
Di Giovanni Cortinovis
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Una settimana dopo il trionfo di Kiara Fontanesi (Yamaha) nel Mondiale femminile, il cross italiano si aggiudica un nuovo trofeo grazie a Marco Maddii (Ktm). A Lommel (Belgio) nel sesto ed ultimo appuntamento dell’Europeo, il ventottenne figlio d’arte si è portato a casa il titolo continentale della 300: un campionato trionfale chiuso con un vantaggio di 45 punti, inimmaginabile per il livello dei partecipanti della serie. Marco è figlio di Corrado, vicecampione iridato della 125 nel 1982 e 1984, nonché vincitore di 5 GP del Mondiale. Ma questa volta tutte le luci della ribalta sono puntate su Marco.
Marco Maddii a Lommel: campione europeo della 300

Marco Maddii a Lommel: campione europeo della 300

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Come è nata la tua passione?
Babbo Corrado è stato un grande pilota, due volte vicecampione del mondo. Poi ha avuto un team con cui ha vinto dei Mondiali. Per questa ragione io sono nato in mezzo alle moto, e ho vissuto questo ambiente dal mattino alla sera. Finché, da bambino sono riuscito a farmi comprare un cinquantino con cui ho iniziato subito a girare. Poiché andavo bene, nel 1996 ho disputato la mia prima gara del campionato italiano: feci secondo. Da allora non ho più smesso di gareggiare.
Ti aspettavi di vincere l’Europeo?
Avevo preso parte all’edizione 2014, classificandomi secondo (a vincere fu Samuele Bernardini; ndr). Quindi quest’anno puntavo al titolo, anche se sapevo che sarebbe stata dura perché il livello si è alzato notevolmente. È stato faticoso, ma alla fine non ci sono stati contrattempi e nonostante l’ultimo week-end a Lommel sono riuscito a portare a casa il titolo. Peraltro, avevo già vinto un Europeo Junior, ma questo che si corre in concomitanza con il Mondiale ha un altro sapore. La visibilità è decisamente superiore.
Per Marco Maddii questo è il 2° titolo Europeo

Per Marco Maddii questo è il 2° titolo Europeo

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Quanto ti ha fruttato il titolo?
Zero, a questi livelli non si guadagna nulla. Sono già fortunato ad avere degli amici che da anni mi fanno da sponsor, permettendomi di coprire le spese: sono Faist e Zucchetti. E poi ho degli sponsor tecnici che mi hanno il materiale: Ufo, Sidi, Scott, Just One. L’unico vantaggio dell’Europeo vinto è la visibilità che potrebbe giovare all’officina che abbiamo io e il babbo e alle scuole di cross (Maddii Academy) che organizzo.
Programmi per il futuro?
A settembre mi sposo con Sara, stiamo insieme da 8 anni. A livello agonistico invece per ora nessuno, è troppo presto. Si vedrà in autunno, magari all’Eicma. Di certo non tornerò nel Mondiale: le spese per correre una stagione sono altissime, anche per la presenza delle trasferte extraeuropee. Inoltre il livello è molto alto e non mi piace lottare per raccogliere un punticino. Preferisco disputare un campionato di livello più basso, ma in cui posso giocarmela.
Maddii festeggiato a Lommel

Maddii festeggiato a Lommel

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Avevi già corso nel Mondiale?
Nel 2009 e 2010 in Mx2, nel 2011 in Mx3. E quando stavo per raccoglierne i frutti, nel 2012 in Mx3, mi sono rotto tibia e perone e sono rimasto fermo un anno. Ero in forma e mi ero preparato veramente bene, come dimostrano i risultati che avevo ottenuto agli Internazionali. Ma nell’ultimo allenamento prima dell’esordio stagionale nel Mondiale si è rotta una valvola del motore. Fosse accaduto sul dritto non ci sarebbero stati problemi, ma si è verificato su un salto, così sono caduto rovinosamente.
Fondo e pista preferita?
Preferisco la terra, scavata dalle buche, con i canali. Ma anche con il fango ho fatto belle gare. Pure la sabbia mi piace, infatti ho vinto tre volte il campionato Supermare Cross ma non ho tante opportunità di allenarmi. Come pista la mia preferita è Maggiora, sia per il tracciato e il fondo che per l’atmosfera che si respira.
Marco Maddii con papà Corrado sul podio a Maggiora

Marco Maddii con papà Corrado sul podio a Maggiora

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Come hai festeggiato l’Europeo vinto?
A Levane, in provincia di Arezzo, dove viviamo mi hanno fatto una festa a sorpresa: striscioni, trombe e poi a cena tutti insieme al sindaco. Mi ha fatto molto piacere così come le congratulazioni di Cairoli che tra l’altro faceva minicross, anche se in una categoria superiore, nel mio stesso periodo.
Cos’ha Cairoli più dei rivali?
È fortissimo di testa, ragiona sempre e meglio: riesce sempre ad essere competitivo, mentre gli avversari alternano gare buone ad altre pessime. Noi del cross gli dobbiamo tanto perché è importantissimo per il nostro sport: senza di lui le gare non sarebbero mai trasmesse su Italia1 e Italia2. Eppure non tutti sembrano accorgersi di quanto bene ha fatto al nostro sport.
E del cross femminile che pensi?
È cresciuto tanto negli ultimi anni: il livello delle prime 6-7 al mondo è alto. È l’altra faccia del motocross ed è giusto che ci sia spazio anche per loro.
Marco Maddii Europeo 300 cross

Due vittorie e altri 2 podi per Maddii quest'anno

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