Super Mario 64
© Nintendo
Games

9 misteri del gaming risolti

Ci sono voluti anni (o persino decenni), ma alla fine questi miti sono stati sfatati
Di Jon Partridge
7 minuti di letturaPublished on
Gli sviluppatori di videgiochi sono tipi davvero particolari: alcuni investono ogni loro minuto e goccia di energia per creare un gioco splendido stracolmo di sfide, puzzle, enigmi, studiato per stupire, ma anche offrire un tasso di difficoltà stimolante, e un finale degno di tale nome come ciliegina sulla torta. Altri preferiscono vedere il mondo bruciare, e piazzano segreti, puzzle irrisolvibili e misteri di ogni genere che fanno letteralmente impazzire i giocatori, per mesi, se non per anni. Dopo avervi mostrato i misteri irrisolti (e più strani) del gaming, ecco invece 9 miti sfatati (ma ugualmente assurdi).

1. La moneta impossibile di Super Mario 64

Che ci crediate o no, nel 2014 c'era ancora gente intenta a scoprire cose nuove nel leggendario (e non proprio recente) Super Mario 64, la prima avventura 3D dell'idraulico più amato dei videogiochi. Nel 2002, un utente di GameFAQ scoprì che nel livello Tiny-Huge Island c'era una moneta speciale che, al contrario delle altre 191, non poteva essere raccolta. La community la chiamò immediatamente “la moneta impossibile”, perché era incastrata nel terreno, impenetrabile. Qualche fan, non si sa come, l'ha notata, ma solo nel 2014, 18 anni dopo, lo YouTuber pannenkoek2012 è riuscito finalmente a raccoglierla, sfruttando però uno speciale software. Insomma, è inutile che andiate a spolverare il vostro Nintendo 64: è umanamente impossibile prenderla, ma è bello vedere un simile mistero risolto.

2. Non c'è nessun Bigfoot in GTA: San Andeas

Bigfoot - GTA: San Andreas

No, il Bigfoot non esiste

© Rockstar Games

Un po' come nel mondo reale, per anni si è dibattuto sull'esistenza o meno del Bigfoot. Esiste per davvero? In GTA: San Andreas, Rockstar ha provato a portare quel dibattito anche in formato virtuale, con tanto di complotti, avvistamenti vari, e video caricati su YouTube anche a distanza di 10 anni dall'uscita del gioco, complice la presenza di tantissime easter egg e piccoli, grandi misteri sparsi qua e là per l'immenso mondo digitale. Il CEO dell'azienda, Terry Donovan, fu costretto a dichiarare ufficialmente che no, come nella realtà, non c'è alcun Bigfoot.

3. L'introvabile easter egg di Halo 3

Halo 3 è uno dei classici intramontabili dell'epoca Xbox 360, e uno dei migliori episodi della serie. Di easter egg non ne mancavano, ma erano tutte abbastanza semplici da scovare... tranne una, che ha richiesto ben 7 anni per essere scoperta. L'utente Lord Zedd l'ha trovata solo nel 2014: giocando il giorno di Natale e premendo entrambe le levette analogiche, compare un messaggio di auguri, “Happy Birthday Lauren”. Adrian Perez, il membro di sviluppo che inserì questo segreto, lo aveva dedicato alla moglie, ma non credeva qualcuno lo avrebbe mai trovato.

4. In realtà Mew c'era in Pokémon Rosso e Pokémon Blu

Di leggende su Pokémon Rosso e Blu ne giravano a bizzeffe, una in particolare su Mew: quante volte avete provato a cercarlo sotto quel maledetto camion? A quanto pare però, contrariamente a quanto si crede, c'è la possibilità di catturarlo senza il bisogno di usare Game Shark, Game Genie e altri cheat. Nel 2003 è stato infatti scoperto un glitch che permetteva di catturare praticamente ogni Pokémon del gioco, incluso Mew. Sruttava un altro glitch, chiamato “Trainer-Fly Glitch”, provocato dalla fuga da un match contro un allenatore avversario dopo aver incrociato il suo sguardo. Mentre si avvicina è infatti possibile aprire il menù principale (premendo Start al momento giusto) e usare il Volo oppure oggetti che permettono di scappare: questo fa illudere il gioco di essere in battaglia, e crea qualche problema. Per prendere Mew bisogna sfruttare questo glitch con un particolare allenatore e con un particolare Pokémon (come potete vedere nel video), e la cosa bella è che questo trucchetto funziona anche con le versioni presenti sullo eShop del Nintendo 3DS: l'unico problema è che non potrete scambiarlo, ma poco male, no?

5. Un emulatore del ZX Spectrum dentro GoldenEye

Il GoldenEye del Nintendo 64 era una vera gemma, oltre che uno dei migliori "giochi da divano" di tutti i tempi e dimostrazione lampante di come fosse possibile giocare ad uno sparatutto anche con un controller, e non necessariamente con mouse e tastiera. Rare ci infilò dentro easter egg e misteri di ogni genere, ma uno in particolare venne scovato solo nel 2012, a 15 anni dall'uscita. A quanto pare, alcuni membri del team erano al lavoro su un emulatore per ZX Spectrum, e per qualche strano motivo, il codice di quell'emulatore finì nel gioco. Invece di rimuoverlo, Rare lo lasciò lì, perfettamente funzionante, ma sepolto sotto milioni di dati. Solo 7 anni fa un fan, smanettando un po', riuscì a riportarlo alla luce, ma solo grazie ad un emulatore Nintendo 64. Un emulatore dentro un gioco emulato. Meglio di Inception.

6. Le iniziali nascoste di Donkey Kong

Le iniziali che gli sviluppatori nascondono nei giochi sono l'equivalente videoludico degli studenti che incidono le loro sotto i banchi, ma di sicuro nessuna di quelle è rimasta nascosta per ben 26 anni. Nel Donkey Kong uscito su Atari 400, Landon M Dyer lasciò le sue iniziali ben nascoste, e per vederle bisogna seguire una procedura particolare: ottenere un punteggio che include dei numeri specifici, perdere l'ultima vita cadendo e infine impostando il livello di difficoltà a 4. Ma come hanno fatto a scoprirle?

7. La stanza segreta di Zelda

Questo è un mito abbastanza particolare, in quanto i fan in realtà erano a conoscenza dell'esistenza di questa stanza in A Link to the Past. Infatti nel lontano 1990, grazie ad un concorso indetto dalla rivista Nintendo Power, era possibile vincere un'opportunità unica, ovvero quella di vedere il proprio nome inciso per sempre in un gioco per NES ancora da annunciare. In realtà, però, alla fine fu scelto il primo Zelda a comparire sul successore della console di Nintendo, lo SNES. Solo all'inizio del nuovo millennio Chris Houlihan, il vincitore del contest, ha potuto vedere il suo premio: la stanza c'è, ma è nascosta, ed è accessibile solo tramite glitch. Speriamo Nintendo abbia almeno avvisato il povero Chris.

8. Gli indovinelli di Trials HD

Il tostissimo gioco di trial targato RedLynx, Trials HD, non solo è stracolmo di sfide difficilissime, ma a quanto pare è anche pieno di segreti, alcuni dei quali hanno richiesto anni per essere scovati. Un puzzle in particolare era talmente complesso da richiedere una vera e propria task force di giocatori impegnati nell'impresa, e una mano dal team stesso: in alcuni dei tracciati erano infatti presenti delle sequenze numeriche, codici, sequenze di DNA e altro ancora, dati che una volta messi insieme offrivano la “soluzione”. Come potete vedere nel video, l'hanno finalmente scoperta (ma solo nel 2012).

9. Il monolite nero di Fez

L'incredibile Fez di Phil Fish è stato per anni uno degli indie più enigmatici e apprezzati, ricco di sfide, puzzle e segreti che hanno ossessionato per anni i giocatori. Uno in particolare ha tormentato la community, costringendo un buon numero di giocatori ad allearsi per venirne a capo. In Fez, per chi non lo sapesse, bisogna raccogliere degli speciali cubi, ma ci sono anche degli “anti-cubi” nascosti; ci sono poi dei cubi ancor più segreti, chiamati “cubi rossi” (ne sono 3 in tutto il gioco), e per trovare l'ultimo bisogna risolvere il puzzle del monolite nero, ma non è così semplice come sembra. In primis, bisogna essere nel New Game +, che attiva la visuale in prima persona, necessaria per risolvere uno dei puzzle degli anti-cubi. Bisogna poi andare in un livello assurdo, con dei bottoni da premere, e premendoli nella sequenza corretta emergerà il monolite nero, oltre al cubo rosso come premio. Fidatevi, però, è molto più facile a dirsi che a farsi, tant'è che ai fan più sfegatati sono serviti mesi, se non anni, per capire come trovarlo.