F1
Alonso vince in Cina con una strategia perfetta
Prima vittoria stagionale per la Ferrari in un GP deciso dalla strategia nella gestione delle gomme
Prima del via, il grande punto interrogativo del Gran Premio di Cina era ancora una volta legato alle gomme: meglio partire con le soft, veloci ma delicate, e con le medium, più resistenti ma anche più lente?
La risposta, alla fine, ha dato ragione alle soft, che hanno permesso ad Alonso si portare a casa la 31esima vittoria in carriera. Il pilota della Ferrari è salito sul podio con Kimi Raikkonen e Lewis Hamilton, anche loro partiti con le soft. “E’ stata una domenica praticamente perfetta” le parole di Alonso a fina gara. “La partenza è stata pulita, siamo riusciti a scavalcare subito Kimi, e nel primo stint abbiamo passato anche Lewis. La vittoria è una giusta e meritata ricompensa per il team, dopo la delusione della Malesia”.
Raikkonen si è mostrato soddisfatto del secondo posto, raggiunto nonostante una brutta partenza e un danno al musetto subito nella prima parte di gara in un contatto con Sergio Perez. “Mi sono stupito che il danno non fosse particolarmente serio, perché l’ho colpito piuttosto forte”, ha dichiarato il finlandese. “Abbiamo potuto comunque lottare per il secondo posto che vista la situazione è un ottimo risultato”.
Per qualche tornata è sembrato che anche Jenson Button e Sebastian Vettel, partiti entrambi con le gomme medie, potessero dire la loro sul risultato finale. Vettel ha sfiorato il podio con un grande finale, dopo aver montato la soft a cinque giri dalla fine. Guadagnando oltre tre secondi a giro sulle macchina che stavano davanti, ha chiuso a soli due decimi da Hamilton, con le due vetture praticamente appaiate sulla linea del traguardo. “C’è un po’ di delusione” ha commentato poi il tedesco “ancora un paio di curve e avremmo potuto tentare qualcosa”.
Una strategia analoga a quella del tedesco ha portato Button al quinto posto, non senza difficoltà. “Via radio ho chiesto al muretto se potevo lottare con quelli davanti, mi hanno risposto di sì, poi dopo 10 secondi hanno cambiato idea e mi han detto che dovevo pensare a preservare le gomme. Comunque possiamo esser contenti: quinto posto e dieci punti, non ce l’avremmo fatta se avessimo adottato la strategia degli altri, non siamo abbastanza veloci”.
Con Massa sesto, la settima piazza è andata al pilota della Toro Rosso Daniel Ricciardo, che ha così ottenuto il suo miglior risultato in carriera. “Sono davvero felice per aver ottenuto i primi punti della stagione e aver confermato l’ottima prova in qualifica” ha dichiarato all’arrivo Daniel. “E’ grandioso, per me e per il team, che ha lavorato duro per questo obiettivo”.
E’ stata invece una giornata meno felice per Mark Webber e Jean-Eric Vergne. Webber, partito dalla pitlane, è riuscito all’inizio a risalire velocemente il gruppo. Giunto a ridosso di Vergne, ha tentato un sorpasso all’interno ma ha finito per tamponare l’avversario, compromettendo la gara della Lotus e vedendosi costretto a un immediato giro ai box per cambiare musetto e montare gomme nuove. Al giro successivo, il 14esimo, la ruota posteriore destra della sua Red Bull si è staccata, costringendolo al ritiro.
Come se non bastasse, i commissari di gara l’hanno ritenuto colpevole per la collisione con Vergne: in Bahrein l’australiano verrà penalizzato di tre posizioni in griglia di partenza. “In quella curva Vergne era davvero largo, sembrava avermi lasciato l’interno” ha commentato Mark a fine gara. “Ma arrivati all’apice si è ributtato dentro. Certo stando davanti aveva il diritto di farlo, ma se fosse semplicemente rimasto all’esterno saremmo sopravvissuti entrambi”.
Il francese a sua volta è rimasto perplesso per la mossa di Webber: “Credo che non potesse infilarsi lì, partendo così indietro. Non sono nemmeno sicuro che stesse provando a superarmi. Io di certo non mi sono nemmeno accorto che fosse lì. Purtroppo, l’impatto mi ha mandato in rotazione e ho danneggiato il pianale. Da quel momento la mia gara è di fatto finita”.
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