La pianura di sale di Bonneville, nello Utah
© Bruno Terena/Red Bull Content Pool
Formula Racing

Guida per principianti alla Bonneville Speed Week

Una pianura di sale immensa, il meglio dell’ingegneria motoristica e un manipolo di spericolati: benvenuti nel regno della velocità assoluta
Di Chris Parkin
6 minuti di letturaPubblicato il
Andare veloce. Andare più veloce degli altri. Andare più veloce di quanto chiunque altro abbia mai fatto nella storia.
L’essenza del motorismo, in fondo, è tutta qui. Tanto è vero che l’idea di registrare i record di velocità realizzati con veicoli a motore risale alla fine dell’800, pochi decenni dopo l’invenzione stessa del motore a scoppio. A distanza di oltre un secolo, realizzare il record di velocità su terra rimane il Santo Graal di un imprecisato numero di petrolhead di tutto il mondo. Non è roba per tutti, purtroppo: per avere anche solo una minima chance di infrangere la barriera del suono, come fatto da Andy Green nel 1997, servono budget imponenti, competenze scientifiche e ingegneristiche fuori dall’ordinario, e un pilota preparatissimo dal punto di vista fisico e mentale.

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Scene dalla Bonneville Speed Week

Una volta che siete riusciti ad assicurarvi queste cose, non vi resta che dirigervi o verso il Black Rock Desert, in Nevada, o verso la leggendaria pianura di sale di Bonneville, nello Utah. Dove gli aspiranti recordmen si ritrovano addirittura dal 1912, per un appuntamento diventato molto popolare a partire dagli anni ‘30. Oggi Bonneville ospita addirittura 3 eventi all’anno dedicati ai record di velocità, il più importante dei quali è la Speed Week, in programma quest’anno dal 10 al 16 agosto. Per sapere di che si tratta, potete iniziare a dare un’occhiata al video sopra, e leggere poi la nostra guida essenziale qui sotto.

Cos’è Bonneville?

Innanzi tutto partiamo dal dove. Le Bonneville Salt Flats sono nello Utah, Stati Uniti occidentali, vicino al confine col Nevada. E come suggerisce il nome, si tratta di un immenso terreno completamente piatto, coperto da uno strato di sale che in alcuni punti arriva a sfiorare i due metri di spessore. Con i suoi 260 km2 è la la distesa salata più ampia tra quelle presenti attorno al Gran Lago Salato, formatasi in seguito all'evaporazione del preistorico lago Bonneville.
Come detto, i maniaci della velocità si ritrovano da queste parti fin dal 1912, ma è dal 1935 che Bonneville è diventata una delle località preferite per i tentativi di record: fino ad allora, quelle imprese venivano solitamente organizzate su spiagge, mentre tra il 1935 e il 1970 la maggior parte dei record di velocità su terra sono stati realizzati proprio a Bonneville. In questo video, ci si può fare un’idea di cosa vede e cosa prova chi si cimenta in una simile impresa sulla distesa di sale dello Utah.
Bonneville vista da chi ci corre

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La Bonneville Speed Week nella soggettiva di un pilota

Perché proprio Bonneville?

Perché quei vasti terreni ricoperti da una spessa crosta di sale sono perfetti per correre ad altissime velocità. L’area si è formata al termine dell’ultima glaciazione, in seguito all'evaporazione del grande lago preistorico Bonneville, che lasciò sul terreno ingenti depositi di minerali. Ogni estate, dopo le piogge invernali e primaverili, la distesa di sale si ricompatta e solidifica, trasformandosi in un terreno perfettamente pianeggiante, ideale come pista per correre.
Le piogge torrenziali e le temperature fredde hanno portato spesso alla cancellazione di eventi anche in anni recenti, e il servizio geologico americano ha stimato che la crosta di sale si sia ridotta di quasi mezzo metro, dagli anni ‘30 a oggi. Ma quando si presenta nella sue condizioni ideali, nessun altro posto al mondo è più adatto delle saline di Bonneville per infilarsi nell’abitacolo di un qualche razzo su ruote e spingerlo ai suoi limiti estremi.
Il primo record di velocità a Bonneville fu stabilito da Malcolm Campbell e dalla sua famosa Bluebird nel 1935: i primi a superare la soglia delle 300 miglia all’ora (circa 480kmh). La storia era iniziata come detto molto prima, e oggi, dopo oltre un secolo di corse e di record, Bonneville nel mondo del motorsport è diventato sinonimo di utopia.
Gary Gabelich con la sua fidata Blue Flame

Gary Gabelich con la sua fidata Blue Flame

© Bettmann/Contributor/Getty Images

Chi detiene il record oggi?

Il record di velocità attuale è dell’inglese Andy Green, che nel 1997, con la sua Thrust SSC, un veicolo con doppio propulsore turbojet, è arrivato a toccare i 1.227,986kmh, primo uomo a superare la barriera del suono su un mezzo terrestre. L’impresa non è però stata realizzata a Bonneville, ma nel Black Rock Desert in Nevada, luogo in cui in effetti sono stati realizzati gli ultimi 3 record di velocità su terra.
L’ultimo primato stabilito a Bonneville risale al 23 ottobre 1970, quando Gary Gabelich con la sua Blue Fame con motore a razzo raggiunse i 1.014,656kmh, superando per la prima volta la soglia dei 1.000kmh

Chi e come misura questi tentativi di record?

Ci sono una miriade di enti preposti e quindi di diversi primati e sistemi di rilevamento, ma il record ufficiale di velocità su terra è quello misurato dalla FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, o dai club locali ad essa affiliati. Viene misurata la velocità media su un percorso di lunghezza fissa - un miglio con partenza lanciata - registrata su due run in direzioni opposte, corse a distanza di un’ora l’una dall’altra.

Che tipo di mezzi possono reclamare il record di velocità assoluto?

Parecchi, a dire il vero. Ma non le moto. Craig Breedlove e la sua Spirit of America con motore a reazione cambiarono le regole del gioco nel 1963, quando realizzarono il record assoluto su terra… su 3 ruote. All’inizio, la FIA si rifiutò di riconoscerlo come record ufficiale, salvo poi cambiare idea e decidere, insieme ad altri enti associati, di introdurre nuove categorie, inclusa una per le tradizionali e fino ad allora dominanti auto a ruote motrici. Da allora, con gli aspiranti recordmen pronti a progettare mezzi sempre più incredibili con soluzioni aerodinamiche sempre più azzardate, nessuna auto tradizionale è più riuscita a stabilire il record.
Attualmente ci sono 4 categorie principali (e innumerevoli sotto-categorie), con la categoria C (mezzi con motore a reazione) che dominano da anni la corsa al record assoluto.
Craig Breedlove con la Spirit Of America

Craig Breedlove con la Spirit Of America

© Bettmann/Contributor/Getty Images

Cosa succede al giorno d’oggi a Bonneville?

La pianura di Bonneville non ha visto realizzarsi nessun record assoluto da diversi anni a questa parte, ma nell’agosto 2018 Danny Thompson ha fatto segnare un nuovo primato per auto a ruote motrici al volante di una versione rinnovata della Challenger 2, la macchina con cui suo padre Mickey tentò l’attacco al record nel 1968, nello stesso luogo: 772,1kmh il nuovo limite fissato da Thompson durante la Speed Week, evento che va in scena da queste parti dal 1949. Un raduno alquanto folle di “macchine” di ogni forma, taglia e prestazioni, ormai entrato nell’immaginario popolare americano, come sanno i fan della serie Mad Men che si ricorderanno il finale in cui Don Draper corre a Bonneville con una Chevrolet Chevelle del 1970.
Per i fanatici che vogliono saperne di più su questo mitico luogo, è consigliata la visione dei film "The Donald Campbell Story" e "The World's Fastest Indian". Mentre chi si accontenta di avere un’idea di cosa voglia dire correre a Bonneville può dare un’occhiata anche a questo video di Mixed Nuts Racing

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La Bonneville Speed Week di Mixed Nuts Racing