Musica
Mancano pochi giorni all'uscita del suo album, ma Nicholas non è preoccupato
Qualche giorno fa ho telefonato a Chet Faker per parlare del suo album " Built On Glass" in uscita il 14 Aprile. Tenetelo d'occhio Chet, perchè vi darà delle soddisfazioni.
Hai lavorato un paio di anni al tuo album "Built On Glass", ci è voluto un po' direi...dopo cosi tanto lavoro sei contento del risultato finale?
Si, certo. Non avrei fatto uscire niente se non fossi stato pienamente soddisfatto. Il mio gusto si evolve continuamente, per cui magari col senno di poi avrei potuto inserire elementi differenti, ma non per forza "migliori". Sono contento davvero, il disco è quello che volevo che fosse, anche se avendolo appena finito probabilmente non ho la visione più oggettiva che si potrebbe avere in merito.
Quindi a questo punto cosa ti aspetti? La svolta "pop" a livello di vendite e di mercato?
In realtà la vita che conduco ora e che ho condotto negli ultimi due o tre anni: potermi svegliare al mattino e fare musica, poter vivere di questo, per me è già una benedizione assoluta. Non mi preoccupo troppo del resto.
Le copertine dei tuoi album sono sempre molto ben realizzate. Sono opera tua ?
No, il realtà seguo sempre da vicino anche questo aspetto, ma non sono io direttamente che le realizzo. Sta tutto nello scegliere le persone giuste con cui lavorare...
Mi spieghi il concept dietro questa? Se ne esiste uno...
Intanto ho usato la parola "glass" (vetro n.d.r.) per indicare la fragilità di questo disco. La fragilità anche a livello pratico, intendiamoci. Produco i dischi da me, faccio quasi tutto da solo. A livello artistico, di scrittura ad esempio, la fragilità è un denominatore comune di molti dei brani. Mi sembrava onesto utilizzare la metafora del vetro dunque, che è molto fragile ma può essere anche molto forte, a seconda del modo in cui vi applichi una pressione. Detto questo non volevo che la copertina del disco fosse troppo letterale, non volevo mettere del vetro in copertina, sarebbe stato troppo ovvio. Ho messo l'immagine da una mano, ad indicare l'approcio DIY del mio lavoro, una mano di un materiale più resistente, ma al tempo stesso fragile.
Sull' EP hai una canzone che si chiama Cigarettes and Chocolate, sull'album ne hai una che si chiama Cigarettes & Loneliness...sei cosi affezionato alle sigarette?
(ride) Ma no, è solo che sono state scritte entrambe durante le prime ore del mattino, in momenti davvero catartici, tra nuvole di pensieri...
Ok, quindi è solo un'altra metafora...
Ma no, non proprio... in realtà quando sono in studio da solo mi capita di accendermi delle sigarette. Quando ho scritto "Cigarettes and Chocolate" ad esempio, ero nel garage di casa mia, dove mi ero costruito un piccolo studio, e avevo con me solo un pacchetto di sigarette e del cioccolato (da mangiare n.d.r.) , quindi il titolo in questo senso è stato molto letterale. Per quanto riguarda Cigarettes & Loneliness invece ero da solo, ancora una volta, ma appena uscito da una situazione sentimentale abbastanza complicata...quindi si , anche questa volta il titolo è stato molto aderente alla realtà, nonostante tutto.
Onestamente, la prima volta che ho sentito nominare Chet Faker è stato per via della tua cover di "No Diggity" dei Blackstreet, che è diventata una hit.
Se dovessi pensare ora ad un brano che ti piacerebbe riprendere, quale sarebbe?
A dire il vero dopo l'impatto che ha avuto "No Diggity" , penso che dovrò far passare ancora qualche anno prima di buttarmi su un'altra cover, per non rischiare di essere conosciuto come quello che fa più successo facendo cover che con le proprie canzoni. Dal vivo faccio però spesso una cover di un pezzo di Jeff Buckley che si chiama " I Want Someone Badly".
Te lo chiedevo anche per capire meglio quali fossero i tuoi gusti ultimamente...
In realtà ascolto parecchia musica classica negli ultimi tempi, quindi nulla di cui potrei fare una cover cantando.
Fermo restando che trovo questo vocabolo totalmente inutile: so che ti capita spesso di essere definito hipster, è cosi? E' per via del tuo look e della barba? La cosa ti fa arrabbiare?
Si, continuamente. A dirti la verità penso che chiunque mi definisca in questo modo sia...bah, non so nemmeno cosa sia un hipster a dire il vero. La barba non l'ho comprata in un negozio , capisci cosa intendo? Ma alla fine non mi importa, la gente può pensare quello che vuole.
Sarebbe perfetto per me chiudere questa intervista con la lista delle tue 5 canzoni di Chet Baker preferite, dal momento che hai preso il tuo nome da lui...
In realtà sono un suo fan ma su questo c'è un misunderstanding generale.
Non ho preso il mio nome da lui perchè amo la sua discografia, ma perchè amo il suo stile. Ho dei suoi cd ma non saprei dirti i titoli di 5 sue canzoni. E' più una cosa astratta, che mi capita anche per tanti dei miei dischi preferiti. Magari li ascolto, li so a memoria, me non ricordo il titolo del disco o della canzone. Tendo a ricordare ad esempio, le melodie, capisci?
Ok ma indicamente almeno una, per aiutarmi a comprendere questo stile che tanto ti ha influenzato...
My Funny Valentine