Gemitaiz
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Musica

Chi è Gemitaiz: tutto sulla vita del rapper

Ormai una certezza, il romano di QVC9 ha creduto subito nella sua carriera. E l'intuizione si è rivelata giusta
Di Claudio Biazzetti
5 minuti di letturaPubblicato il
Sarebbe inutile negare l'importanza che ha raggiunto Gemitaiz nella scena rap italiana. Ormai, l'artista romano del mixtape ha mostrato le proprie capacità in lungo in largo, rimanendo oltretutto fedele alla dimensione indipendente. È sotto contratto con Tanta Roba, l'etichetta di Gué e DJ Harsh, praticamente da quando esiste la label.
Ma chi è alla fine questo ragazzone alto quasi 1 metro e 90, testa rasata e tatuatissima, e orecchini giganti ad anello? Scopriamolo insieme. Ma prima dai un'ascoltata al suo Red Bull 64 Bars, prod. Carl Brave, il primo singolo di Red Bull 64 Bars, The Album, in uscita il 28 maggio. Per il pre-save su Spotify visita la pagina dedicata.

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Red Bull 64 Bars: Gemitaiz prod. Carl Brave

Il singolo “La prossima volta”, parte di Red Bull 64 Bars, The Album. Scorri in basso per gli altri brani e per le lyrics.

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Le origini e i primi Affare Romano

Davide De Luca, alias Gemitaiz, nasce a Roma il 4 novembre 1988. Vive con la famiglia nel quartiere periferico di Serpentara, a Roma Nord. Il padre, un uomo che lo stesso Davide descrive come "un musicista e un poeta", muore prematuramente il 31 dicembre 2002. Davide ha 14 anni e da qualche mese ha iniziato ad appuntarsi su un diario i testi delle sue prime canzoni. Quell'evento tragico è la prima vera spinta a fare le cose sul serio.
Poco più che 16enne decide che la scuola ha fatto il suo tempo. Bisogna assolutamente gettarsi a capofitto sul rap. «Tutti mi dicevano 'Che fai? Lasci scuola per fare il rapper?'» racconta nel 2018 a The Vision. «Effettivamente sembravo un pazzo. Qualunque madre avrebbe detto 'Tu sei matto'. Fortunatamente mia madre è matta, come me, e mi hai detto 'ok, va bene'. Per nostra fortuna poi è andata come è andata».
Il suo nome d'arte all'inizio è Gemito, che ben presto si trasforma in Gemitaiz per via di un amico di Davide che ha la tendenza a storpiare le parole. Sostituisce il suffisso aiz a tutto, per cui una parola come "accendino" diventa "accendaiz". Immerso fino alle orecchie nella fervente scena romana, Davide tra il 2006 e il 2009 sforna i suoi primi 3 mixtape con l'aiuto del primo socio CaneSecco: Affare Romano vol. 1, Affare Romano vol. 2 e Affare Romano zero. Se vogliamo, tra il secondo e il terzo ci sarebbe anche il No(mix)tape, pubblicato con i pochi pezzi recuperati dopo il furto di varie attrezzature nello studio del producer Etto.
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Quello che vi consiglio, Honiro e la firma con Tanta Roba

Una piccola svolta arriva nel 2009 e la firma con Honiro Label. Ne scaturisce la prima trilogia del format Quello che vi consiglio o QVC, un mixtape che arriverà addirittura al nono episodio e che non accenna minimamente ad arrestarsi. Il passo comunque è importante, perché permette a Davide di farsi notare dagli addetti ai lavori. Così, dopo un ulteriore bis di mixtape a nome Xtreme Team con il socio (ormai ex socio) CaneSecco e un altro paio di EP con MadMan, Davide molla Roma e finisce tra le mani della milanese Tanta Roba. Cioè l'etichetta di Guè e DJ Harsh. È il 2012 e l'etichetta ha da poco compiuto un anno.
E si può dire che la prima ventata di successo arriva nel 2013. Quando il primo album L'unico compromesso debutta al terzo posto della classifica italiana, seguito a ruota da un buon risultato del quarto capitolo di Quello che vi consiglio. Superata qualche disavventura giudiziaria nel 2014, Davide ha tempo di ritornare dietro al microfono insieme a MadMan. Stavolta, per un disco intero: Kepler. Un bell'esempio di quello che possono fare i due se messi assieme.
Dopo un immancabile QVC5 e un QVC6, il 2016 si apre con il secondo album in studio, Nonostante tutto, che sfoggia anche i feat. illustri di Fabri Fibra, Gué ed Emis Killa. È il primo disco d'oro della sua carriera, nonché il primo disco alla posizione #1 in classifica.
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Davide, Scatola Nera e la nuova era da produttore

Passato anche il traguardo QVC7, il 20 aprile 2018 esce l'omonimo Davide, terzo album da solista che oltre ai consueti Fabri Fibra o Gué aggiunge ai featuring anche emergenti come Achille Lauro. Segue una stagione intensa di tour e live, che culmina con la pubblicazione, nel 2019 di un nuovo singolo con lo storico socio MadMan, Veleno VII. Il successo del pezzo spinge sostanzialmente i due a sfornare un secondo album a quattro mani, che vede la luce l'anno stesso: Scatola Nera.
Il tempo passato a casa nel 2020 ha i suoi lati ottimi per Davide, che per la prima volta inizia a firmare le sue prime basi, prima per Dani Faiv ed Ensi e poi per sé stesso nel nuovo capitolo di QVC9. «Su questo mixtape, per la prima volta nella mia carriera, ci trovi delle produzioni mie» ci aveva confidato nell'intervista proprio qui su Red Bull. «Quindi è questa la carta in più che ha questo rispetto agli altri. Tutte le basi sono inedite e alcune sono state prodotte proprio da me».