Rose Villain
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Musica

Chi è Rose Villain: tutto sulla rapper di Radio Gotham

Dagli inizi negli USA al primo, acclamatissimo album: ecco la vita e carriera dell'artista milanese.
Di Red Bull Team
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Il 2023 è finalmente l'anno di consacrazione di Rose Villain. La cantante e rapper milanese ha già collezionato successi negli ormai 12 anni di carriera, ma è come se con il primo album Radio Gotham si sia messa finalmente sotto la giusta luce.
La sua vita parallela in America, il matrimonio con il produttore Sixpm, la lunga collaborazione con Machete e Salmo: ripercorriamo la vita personale e artistica di Rosa.

Le origini

Rosa Luini, in arte Rose Villain, nasce a Milano e fin da piccola si interessa all'arte, in particolare al canto e al cinema. «Passo metà delle mie giornate a fare musica e l’altra a guardare film, serie e a leggere» racconta a Esse Magazine.
«Sono sempre stata attratta dal thriller, dai registi come Fincher, Nolan, Tarantino. [...] Forse è per questo che sono attratta dal dark e dal macabro. Adesso ho trovato la chiave per unire questa mia passione con la musica.»
Dopo aver preso lezioni di canto per tutta l'adolescenza, con l'arrivo della maggiore età si trasferisce in California, a Los Angeles, per continuare gli studi musicali. Qui si diploma al Musicians Institute di Hollywood e sempre qui mette su la prima band, The Villains, da cui poi prenderà il nome Rose Villain.
Viene poi il turno di New York, dove prosegue gli studi e finalmente inizia a scrivere le canzoni in inglese (lingua da cui si separerà poi a malincuore). Nella Grande Mela incontra anche Sixpm, produttore napoletano, ex membro dei 2nd Roof, che poi diventerà anche suo marito nel 2022.

La firma con Machete e Republic Records

I primi contratti arrivano nel 2016 con Machete Empire dopo l'incontro con Slait ed Hell Raton: è la prima donna del roster. Ne nasce un debutto intitolato Get The Fuck Out My Of Pool. Segue Geisha, che però non eguaglia per numeri il successo di Don Medellin, prima collaborazione importante con Salmo. Il singolo infatti è estratto da una pietra miliare del rapper sardo, Hellvisback.
Anche dal fronte internazionale le cose procedono bene. Nel 2017 arriva la firma con Universal Germany e nel 2018 è l'unica italiana sotto contratto con l'americana Republic Records. La tragedia della morte della madre nel 2017 rappresenta un duro colpo per Rosa. Funeral Party è il primo singolo su Republic, a ora uno dei suoi più conosciuti a livello internazionale. Nel 2019 il rapporto con Republic termina per divergenze artistiche.

Il rap game italiano, il primo album Radio Gotham

Da qui in poi inizia un periodo non solo intenso dal punto di vista discografico, ma anche rivoluzionario dal punto di vista di Rose. Nel 2020 partecipa al singolo Chico di Guè, che sostanzialmente la convince a scrivere e cantare in italiano.
«Sicuramente ho dovuto trovare il mio modo e la mia voce in italiano, e non è stato facile» racconta a Billboard. «Chico è stato il primo esperimento. Conta che quando scrivi in inglese hai un modo di approcciare totalmente diverso anche banalmente il microfono, a livello di placement delle corde vocali. L’impostazione della parola in inglese è molto più arcigna, l’italiano invece è pieno di vocali. All’inizio il mio suono in italiano non mi piaceva del tutto, è stato tortuoso arrivare ad essere soddisfatta ma non ho mollato un secondo.»
Convinta dal successo di Chico, Rose pubblica il suo terzo singolo, stavolta in italiano, Goodbye. Tra il 2021 e il 2022 la lista di collaborazioni è fitta e importante: da Guè a Emis Killa, da Annalisa a Rosa Chemical da Rondodasosa a Irama.
Nel dicembre 2022 annuncia il suo primo, atteso album Radio Gotham. Dopo 12 anni di carriera, la cantante e rapper si è finalmente potuta dedicare un LP pieno di nomi importanti, da Tedua a Geolier, fino a Salmo e Carl Brave.
«Mi sono dovuta armare di grande pazienza: il mio progetto non è esploso da un giorno all’altro, è stato graduale» racconta a Rolling Stone a proposito della genesi del disco. «Un percorso tortuoso. Ho capito però che prima non era il momento giusto per pubblicarlo. Bisogna aspettare che la gente ti chieda un album; ora che c’è l’hype giusto e ho raccolto i giusti brani, è il momento.»