Canyon gravel
© Canyon
Cycling

Come vestirsi per il gravel: ecco il kit completo

Il gravelista viaggia a cavallo tra l'esplorazione e lo stile. Vi state avvicinando ora al mondo del gravel? Scoprite i i segreti di un modo di vestire non solo particolare ma anche funzionale.
Di Federico Malpezzi
7 minuti di letturaPubblicato il
Il rapido espansionismo del mondo gravel è arrivato a definire anche necessità in termini di abbigliamento con uno stile che, anche se suonerà ossimorico, è preciso e sbarazzino. Il ciclista gravel non si vuole omologare, ricerca una cura del look e dell’immagine che non sia quella convenzionale delle altre categorie, ed è da questa particolare necessità che è nata è una linea che prende spunto da entrambe le fazioni, tanto dalla mountain bike quanto dal ciclismo su strada.
Mentre si va alla ricerca del giusto abbigliamento non si possono dimenticare le necessità tecniche che questa particolare disciplina impone. È per questo che, nei cataloghi, non c'è solamente spazio per prodotti particolari ma anche per articoli che sono appositamente perfezionati per questa pratica.
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Di cosa ha bisogno il gravelista?

La pratica del gravel si suddivide in molte sottocategorie, alcune più vicine al fuoristrada più puro e altre orientate invece al viaggio. La preferenza per l'una o per l'altra, chiaramente, impone che vi siano anche differenze della bicicletta e del kit telaio in utilizzo. Se vi steste avvicinando proprio ora al mondo gravel, sappiate che l’abbigliamento del gravelista - a partire dalle calzature - si basa su indumenti comodi, e che non possono mancare tasche e accessori per stivare il necessario durante i viaggi più o meno lunghi. Anche nel gravel si sono create fazioni: a dividere coloro che preferiscono un abbigliamento morbido con baggy da chi invece predilige uno stile più attillato e aerodinamico intervengono gusti prettamente personali. Diciamo che dipende molto dal mondo di provenienza, se più vicino alla MTB o alla strada.
In gravel verso l'Aletsch

In gravel verso l'Aletsch

© Roberto Candelieri

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Scarpe da gravel

Le calzature sono uno dei punti cruciali del kit da gravel. Sia per chi passa tante ore in sella che per chi alterna la pedalata a pause, la scarpa deve avere una suola dotata di un battistrada con rilievi per poter affrontare tratti a piedi. La base di sviluppo è rappresentata dalle scarpe da mountain bike, con una tacchettatura più piccola rispetto a quelle da strada e una struttura che consente più mobilità e possibilità di camminare. Allo stesso tempo ci sono soluzioni con suole più rigide in carbonio per chi cerca una risposta più diretta sui pedali. Più regolazioni ha la scarpa e maggiormente è personalizzabile, dalle stringhe ai velcri fino ad arrivare ai sistemi di ritenzione con rotori con microregolazione.
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Casco gravel

Anche per il gravel l’essenziale è essere protetti a dovere, con caschi che integrano sistemi di prevenzione dei danni. In linea generale il casco gravel prende spunti da quelli da strada o delle discipline pedalate della mountain bike, seppure con colorazioni un po’ più stravaganti. Elementi come la visiera sono per esempio accessori che nel mondo gravel non vanno per la maggiore, cercando più forme aerodinamiche e strutture areate. Ci si può orientare sulle varie tipologie che il mercato dei caschi offre, con più o meno prese d’aria o con elementi integrati come la luce posteriore che si trova su tutti i modelli MET. Per le lunghissime distanze in cui le crisi di fame possono giungere in ogni momento ci sono alternative con elastici e attacchi per personalizzare la protezione del cranio: in questo POC si è spinta davvero oltre.
POC Omne Ultra

POC Omne Ultra

© POC

Il POC Omne Ultra, per esempio, è dotato internamente di MIPS per contrastare i danni da urti rotazionali, punti di attacco con velcro e cinturini per poter aggiungere coperture antipioggia ed elastici per una barretta extra. Questo casco ha un sistema di regolazione a 360°, quattro colorazioni e tre taglie (S, M, L).
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Abbigliamento

Gravel senza tasche? Impossibile, il gravelista vuole tasche e colori pastello. Sui pantaloni pensati per l'off road leggero è diventata un must la tasca laterale, soprattutto sulla gamba sinistra. Elemento introdotto proprio da questa nuova disciplina, la tasca laterale sul quadricipite è di più facile accesso per integrazione o anche per estrarre il telefono in una breve pausa. Tasche laterali con una rete microforata sono l’emblema del pantalone corto da gravel. A livello tecnico, dato che si tratta pur sempre di una pratica su fondi dissestati che generano continue vibrazioni e tempi prolungati in sella, è poi fondamentale il fondello per trovare la giusta comodità a lungo termine. Questo elemento, spesso con densità degli inserti anche da 200 kg/m3, è importantissimo e, per l’anatomia maschile, è molto utile un canale pronunciato che consenta di evitare pressioni anomale e fastidi.
Fit o loose? È un grande dilemma per chi utilizza la bici gravel. Il voler utilizzare maglie con taglio ergonomico o più morbide dipende solamente da quanto vogliate - o non vogliate - essere aerodinamici. Per l’aero gravel il taglio è molto vicino a quello della bici da strada, con abbigliamento con cerniera totale, maniche in nuovo stile che coprono l’intero bicipite. Ovviamente per la stagione in corso è fondamentale un tessuto traspirante, oltre a tre tasche posteriori e inserti riflettenti per le uscite più lunghe.
Gobik 2.0 Hakuba

Gobik 2.0 Hakuba

© Gobik

Su questo fronte opteremmo per una maglia Gobik Carrera 2.0 Hakuba che ha un fit da seconda pelle, con tessuto altamente traspirante e maniche con fascia elastica più estesa e tre tasche posteriori. Questo taglio riduce la resistenza aerodinamica e presenta diversi inserti riflettenti anche per le uscite lunghe, permettendo di essere indossata in un range di temperatura che va dai 22 ai 38 gradi. La Hakuba è disponibile in taglie dalla 2XS alla 2XL. La Salopette Jary di Pedaled è realizzata in maniera specifica per l’off road leggero, con tasche multiple (compresa una tasca laterale sul quadricipite) e un fondello in Elastic Interface con un supporto più elevato. La parte posteriore tra le bretelle è composta da un pannello in maglia e sono stati inseriti alcuni dettagli riflettenti, i colori sono due, nero o Mermaid (una tonalità vicina al bronzo).
Pedaled salopette Jary

Pedaled salopette Jary

© Pedaled

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Accessori

La pratica del gravel si interfaccia con lunghe pedalate su terreni variegati: chi vorrà trascorrere intere giornate su lunghe strade bianche dovrà avere almeno una borsa con sé per contenere tutto il necessario. Nel gravel tra le borse più utili e utilizzate vi sono i marsupi, anche con sacche idriche integrate o borse da telaio con velcri per posizionamenti più stabili, come accade per esempio con le soluzioni per il tubo orizzontale pensate per i più piccoli accessori come multi tool, power bank e barrette.
Gli occhiali sono un’altra parte molto importante, considerando che potrete entrare nei single track a velocità ridotta o affrontare una discesa su strada bianca a tutta velocità. Ciò che per un occhiale da utilizzare nel gravel è fondamentale è una grande copertura per avere più protezione, ma anche una lente che sia fotocromatica per poter affrontare tutti i cambi di luce dal bosco ai tratti più soleggiati. Molto importante è anche la vestibilità, per le lunghe distanze ogni elemento che infastidisce può stancare e distrarre. Per gli occhiali, dunque, è utile considerare nasello e astine in materiale gommoso.
Julbo Edge

Julbo Edge

© Julbo

Abbiamo selezionato occhiali Julbo Edge, che sono progettati per le imprese su due ruote con una montatura leggera e non invasiva che offre grande visibilità. La lente Reactiv ha una rapida velocità di attivazione a qualsiasi temperatura. Le alette del nasello sono regolabili e le aste con Grip Tech sono costituite da un materiale morbido per comfort assoluto, regolabili grazie alla loro flessibilità. Può essere personalizzata colorazione e lente direttamente da sito.
Patagonia Black Hole

Patagonia Black Hole

© Patagonia

Per quanto riguarda il marsupio, la nostra scelta ricade sul Patagonia Black Hole da 5 litri di capacità interna, che consente di trasportare anche un indumento lungo al suo interno e che mette a disposizione anche uno scompartimento interno con una tasca a rete. Il materiale utilizzato è riciclato al 100%, e le tasche esterne sono elasticizzate per trasportare borracce e bottiglie d’acqua. Il marsupio ha un peso di 320 grammi e dimensioni: 15,2x41,9x10,2 cm.
Zefal Adventure C

Zefal Adventure C

© Zefal

Zefal Adventure C4, infine, è una borsa impermeabile da tubo orizzontale per le situazioni più estreme, disponibile in tre misure per adattarsi a tutte le taglie di telaio e in grado di fissarsi grazie a tre velcri. Il volume interno è sufficiente a trasportare una giacca, oltre a kit di riparazione, guanti e un power bank. Il materiale è poliestere, e ha una cerniera repellente all’acqua. La capacità interna può essere da: 2,5, 3,3 e 4,2 litri.