In eMTB su un singletrack
© Grant Gunderson
MTB

I motori per eMTB più potenti sul mercato

Appurato che la potenza massima dei motori debba essere per legge di 250 Watt, le aziende giocano con i valori di coppia. Ecco le unità per eMTB più frizzanti
Di Red Bull Team
7 minuti di letturaPubblicato il
Sempre più cool, sempre più diffuse, ma ci sono eBike ed eBike. Le categorie stanno aumentando a vista d’occhio e se da una parte la ricerca delle aziende si concentra su soluzioni ottimali per mantenere un peso contenuto e aumentare l’autonomia, dall’altra si ragiona su quella che è la spinta, lo spunto delle unità.
La più diffusa tipologia anche tra le aziende è la Pedelec, quella che noi tutti siamo abituati a vedere. Quella cioè che deve rispettare dei limiti imposti dalla direttiva europea 2002/CE, funzionamento del motore elettrico solo fino al raggiungimento dei 25 km/h e il limite di potenza di 250 Watt. Limiti importanti, ma l’evoluzione è andata oltre, e i motori hanno ricevuto una carica in più: la coppia. Quel valore cioè che determina la massima accelerazione. La velocità rimane uguale, la potenza anche, ma cambia lo spunto. E con esso, cambia davvero tutto. Il trend del momento è l’abbassamento in alcuni casi del valore di coppia, per un feeling più simile a quello di una MTB, ma a chi non piace partire dalla griglia e conquistare l’holeshot?
Ecco quindi le unità più frizzanti del momento.
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1. Haibike: il Flyon è il primo della classe

Sempre pronto a una nuova scalata, il Flyon è l’unità montata unicamente sui modelli tedeschi di Haibike. Una struttura fuori dagli schemi, con un case rotondo e molto compatto. Il valore di coppia di questi modelli è di 120 Nm. L’accelerazione è bruciante, ma il controllo elevato, infatti il sensore progettato dall’azienda tedesca, invia 18 input per rotazione della ruota. È il motivo per cui il sistema è capace di reagire immediatamente ai cambi di pendenza e adattarsi alle necessità del pilota. Il Flyon è anche uno dei pochi motori a garantire 5 livelli di assistenza, una vasta e utile gamma per ogni tratto di escursione, ma che può creare anche confusione in chi si trova a dover scegliere tra una e l’altra in un momento critico. Ma una cosa è certa, il livello più elevato, Xtreme, è tra i pochi a fornire un picco elevato e costante di potenza, una vera fiammata per superare ogni rampa e ostacolo. Immediatamente sarete “fast and furious”.
Motore e-MTB Haibike Flyon

Haibike Flyon

© Haibike

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2. Linea dura per la Powerplay

Seconda E-MTB con la coppia più alta sul mercato, la Rocky Mountain Powerplay ha un design aggressivo, su cui solo un motore altamente performante poteva ben figurare. Il Dyname è il motore con uno spunto di 108 Nm. Un’unità che come per Haibike è vincolata al solo utilizzo su modelli Rocky Mountain. In questo caso, il sensore di coppia elettromagnetico utilizzato, misura la tensione della catena attraverso il movimento di un campo magnetico. L’input fornito alla centralina è più immediato, riducendo drasticamente il lag. La lettura della tensione della catena avviene, grazie al sensore, ben 1000 volte al secondo un numero considerevole che permette di comprendere al meglio quale sia la sensibilità di questo sistema. La coppia è molto alta, ma questo preciso meccanismo di regolazione dell’output offre la possibilità di aumentare la sensibilità e il grip nei tratti più mossi. A Dyname piace quindi anche ascoltare.
Altitude Powerplay Carbon 70

Altitude Powerplay Carbon 70

© Rocky Mountain Bicycles

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3. Bafang M500: il supporto è costante

Si scende di una decina di Nm rispetto al Dyname, l’M500 di Bafang è la serie studiata per un utilizzo offroad, la gamma di drive unit dell’azienda è vastissima e i valori di coppia delle E-Cargo sono impressionanti. L’M500 non è ancora molto diffuso tra le aziende, eppure ha i numeri per essere apprezzato dal grande pubblico. La sua coppia raggiunge un massimo di 95 Nm, un valore oltre la media come i primi due citati. Il suo spunto è quindi notevole, ma la grande differenza con gran parte dei modelli più diffusi è un output di potenza costante anche a range di pedalata più bassi. Per molti può non essere un punto a favore, ma per chi si avvicina a questo mondo e deve apprendere anche gli stili di pedalata, può essere un sollievo non da poco. Questo motore si avvale inoltre di tre sensori, uno di coppia e due di velocità.
Motore E-MTB Baffang M500, 95 Nm

Bafang M500

© Bafang

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4. Polini: ruggito italiano al 100%

Un po’ di campanilismo non guasta mai e il nuovo Polini EP-3+ MX è l’italiano con tutti i presupposti per essere inserito in questo elenco. A dire il vero anche le caratteristiche e il comportamento della serie precedente sarebbero entrate di diritto, però questa unità è la novità assoluta. Non ha da invidiare nulla a nessuno: ben 90 Nm di coppia sono il picco dell’assistenza italiana. Rispetto ai suoi "antenati", questo valore è cresciuto di ben 20 unità (in precedenza si poteva sfruttare una coppia di 70 Nm). Nelle versioni precedenti poi, l’output aveva come per il sopra citato Bafang, una grande costanza, un sostegno quindi anche a basse Rpm. Con il nuovo firmware installato su questa versione, il PDC (Polini Dynamic Control), l’erogazione è in funzione dello sforzo del rider sui pedali. Ciò che dovrebbe risultare è una maggiore progressività del sistema. Quello di Polini è un sistema molto aperto, su cui ogni utente può mettere mano, anche lubrificando gli ingranaggi interni quando necessario.
Il nuovo motore super potente di Polini

Polini E-P3+ MX

© Polini

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5. Shimano si eleva con il suo EP8

È uno dei modelli più diffusi sul mercato e più apprezzato, il diretto successore dello Steps E8000. Insomma, l’EP8 è nato con tante aspettative e grandi ambizioni. La linea seguita da Shimano è la stessa del modello precedente: fornire un sistema che sia quanto più progressivo e fruibile a tutti. Oltre ad aver ridotto di 300 grammi il peso totale dell’unità, sono stati aggiunti anche un paio di valori alla coppia. Chi gira su motore EP8 può quindi sfruttare 85 Nm di coppia, però con la stessa progressività del modello precedente. Questo vuol dire che il valore massimo si raggiunge solo quando necessario. In questo progetto, anche il Trail Mode, il più versatile livello di assistenza, è stato migliorato. Il livello adatto ad ogni segmento, il più progressivo e versatile. È con questo livello che si può gustare a pieno la spinta a 85 Nm. Non è una fiammata micidiale che strappa le mani dal manubrio, così come non lo è il Boost, ma una volta raggiunto il valore di coppia si procede senza limiti sui valori di crociera. Lo Shimano EP8 è cambiato sotto molti punti di vista e se è uno dei top rated, non è un caso.
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6. Bosch: l’altro grande player

Anche il Performance CX è arrivato a fornire un livello di coppia davvero elevato: 85 Nm. Un upgrade che ci voleva e di cui l’azienda è fortemente convinta. Ma a livello di sensazione il GEN4 offre tutt’altra sensazione con questo cambiamento. Il valore aumentato di coppia si traduce in un’accelerazione migliorata anche a bassi regimi di pedalata. Questo cambiamento si percepisce maggiormente nell’utilizzo delle modalità eMTB e Turbo, giustamente infatti nei livelli di assistenza inferiori questo valore è limitato a 50 Nm (per la modalità Tour) e 40 per la Eco. Un motore che quindi mette tutti d’accordo, chi non vuole una spinta esagerata e chi ha bisogno dello spunto più veloce. Qui la modalità eMTB è una vera chicca, basta impostarla e guidare, una sorta di cruise control per la E-Bike, e chi non lo sogna?
Come per gran parte dei componenti che si trovano su una MTB ed E-MTB da listino, non possono essere scelti, come un configuratore per auto. Le E-Bike nascono talvolta sulla base del motore prescelto, per questo motivo è giusto conoscere le caratteristiche per orientarsi nella scelta. È doveroso però concludere dicendo che tutte le aziende si stanno prodigando nella realizzazione dei migliori sistemi di cut-off del motore. Va bene avere lo spunto più elevato, ma anche una velocità di reazione adeguata allo smorzamento dell’assistenza. La media di lettura di 1000 volte al secondo da parte dei sensori è utile proprio anche a questo, a rendere le vostre pedalate più sicure.