Una gara di enduro è essenzialmente una dura giornata (o un paio di dure giornate) in bici, trascorsa di solito tra più prove cronometrate con dislivello in prevalenza negativo. Ci sono vari format di gara, ma quelli più comuni prevedono un percorso in cui i rider devono chiudere i trasferimenti pedalati entro un certo periodo di tempo, partendo poi puntuali alle successive prove speciali (PS) cronometrate.
Questi eventi prevedono una o più giornate di prove, raramente si corrono alla cieca (blind racing) o con una sola ricognizione in bici su ogni speciale, prima della partenza. Gli atleti iniziano da soli o in piccoli gruppi (al massimo di quattro) dal palco nella zona paddock, pedalando o usando una risalita meccanizzata (seggiovia, funivia) per arrivare all'inizio di ogni PS. Le prove speciali si corrono invece individualmente, nello stesso modo di una gara di discesa. A fine evento si sommano i tempi di ogni PS, determinando così la classifica finale.
Nella maggior parte delle gare gli atleti non possono cambiare telaio, forcella e ruote lungo la gara, non è consentita neppure l'assistenza meccanica esterna, eccetto in determinati orari e zone dell'evento. Lo stesso vale per i ristori. Questo mette l'accento sulla capacità del rider - e della bici - di far fronte in autonomia a un'intera giornata in gara.
Un altro format prevede le partenze in massa (mass start), reso famoso dalla Megavalanche dell'Alpe d'Huez e dalla serie Maxi Avalanche (più o meno lunghe e impegnative). In questi eventi i rider affrontano una manche di qualificazione prima dell'evento principale, su un percorso diverso e più corto, per determinare la loro posizione su una griglia di partenza secondo il tempo fatto segnare. La gara si tiene invece sul tracciato più lungo e duro, con una manche unica da correre con il coltello fra i denti dallo start alla finish line.
Come è nato l'enduro racing
Le competizioni di enduro in MTB sono nate in Francia. Nel 2003 Fred Glo (ora tra gli organizzatori delle Enduro World Series) e il suo team hanno dato il via al primo evento Tribe 10.000 in Val d'Allos, a cui è seguito presto un circuito nazionale. La serie francese è stata poi seguita dal Superenduro in italia, che ha preso una nuova direzione permettendo le prove del percorso nei giorni precedenti la gara e con trasferimenti prettamente pedalati.
Come sono i percorsi di gara
Le prove speciali sono prevalentemente in discesa, spesso su terreno naturale non lavorato dalla mano dell'uomo. Variano da sentieri brevi e intensi a più lunghe ed estreme prove fisiche, richiedendo a volte anche 15 minuti per gli atleti più veloci. Dalle rocce alle radici, dal flow al ripido e tortuoso, una gara di enduro può includere - e spesso lo fa - ogni aspetto del mountain biking.
Si può correre un evento enduro ovunque, ma in genere si tengono in zone montuose. Ciò significa che le risalite a pedali saranno dure, con l'organizzatore che stabilirà il tempo limite tra una PS e l'altra in base al grado di difficoltà che vorrà imporre alla sua gara. Ovviamente se l'atleta non arriverà in tempo perderà la sua posizione in partenza alla speciale seguente, aggiungendo il suo ritardo al crono fatto segnare.
Le MTB da enduro race
Le bici utilizzate per le gare enduro assomigliano molto a quelle di serie, impiegate dalla maggior parte degli appassionati. Hanno una sospensione posteriore da 140mm a 170mm di travel, con forcella da almeno 150mm (massimo 170mm), ruote da 27,5" o 29", un reggisella telescopico, freni potenti con dischi da almeno 180mm (in genere fino a 200mm), cercando di essere le più leggere possibili pur mantenendo la giusta robustezza per sopravvivere a una giornata di gara in condizioni punitive. Se una MTB sopravvive senza traumi a un evento Enduro World Series, allora è una vera roccia.
Gli eventi enduro
Ci sono circuiti popolari in molte nazioni, come UK Gravity Enduro nel Regno Unito, Superenduro in Italia, Big Mountain Enduro negli USA, Enduro Series in Francia, e così via. Ci sono anche eventi singoli, come ArdRock Enduro molto popolare in UK, con migliaia di concorrenti e visitatori, musica dal vivo e aree espositive.
Enduro World Series
La massima serie mondiale dedicata all'enduro è stata inaugurata nel 2013 a Punta Ala, in Italia. Questo evento è stato vinto dal francese Fabien Barel e dalla britannica Tracy Moseley, con l'altro francese Jerome Clementz e la fortissima ex discesista del Regno Unito che hanno conquistato il primo titolo assoluto delle Enduro World Series, incoronati nella tappa finale a Finale Ligure. Da allora le gare enduro sono cresciute in popolarità, con serie nazionali e regionali che si tengono in tutto il mondo. Il circuito EWS sta chiudendo la sua sesta stagione - l'ottava e ultima gara di Finale Ligure è in programma domenica 30 settembre - con circa 3.000 atleti da oltre 40 nazioni diverse, e con più di 30 team ufficiali. Quest'anno sono state inaugurate le serie Continental, ponte di collegamento tra quelle nazionali come il Superenduro e il massimo circuito mondiale, con quella europea vinta dal sammarinese Nicola Casadei.