Austin 2015 partenza Dovizioso davanti a Marquez
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MotoGP

Lorenzo è il più scattante della MotoGP, Rossi 6°

Marquez dietro Dovizioso e Smith. L'algoritmo Brembo svela chi ha sangue freddo e riflessi da ninja
Di Giovanni Cortinovis
4 minuti di letturaPubblicato il
Chi ben comincia è a metà dell’opera recita il proverbio. Ma in MotoGP, quest’anno, sembra andare diversamente. Lo dimostra lo studio Brembo unofficial best starters in MotoGP realizzato dall’omonima azienda, leader nella produzione di impianti frenanti e pompe frizione per la classe regina: i soli a non utilizzarli sono Karel Abraham (freni e frizione) e le due Aprilia (solo frizione). Secondo questo indicatore, infatti, il pilota più scattante è Jorge Lorenzo, seguito da Andrea Dovizioso. Valentino Rossi, invece, è solo sesto, preceduto anche da Marc Marquez che nella generale è invece staccato di 65 punti.
Lorenzo guida questa classifica e Marquez è quinto

Lorenzo guida questa classifica e Marquez è quinto

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Brembo ha tratto ispirazione dalla holeshot del motocross: per chi non lo sapesse sullo sterrato realizza l’holeshot il pilota che per primo taglia una linea tracciata sul terreno in corrispondenza della prima curva del tracciato. Per ciascuna delle 9 gare della MotoGP disputate quest’anno, infatti, è stato rilevato l’ordine di ingresso alla prima curva: ai primi 7 di ciascuna gara è stato assegnato un punteggio inversamente proporzionale alla loro posizione. Detto in parole più semplici, 7 punti al primo, 6 al secondo, 5 al terzo, 4 al quarto, 3 al quinto, 2 al sesto e 1 al settimo.
Austin 2015 partenza Dovizioso davanti a Marquez

Il via ad Austin: Dovizioso precede Marquez

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In tal modo, però, si sarebbero avvantaggiati i piloti meglio piazzati sulla griglia di partenza. Per compensare questo squilibrio, Brembo ha previsto un bonus proporzionato alle posizioni guadagnate alla prima curva rispetto alla posizione in griglia: per esempio, ad Austin, Bradley Smith si è presentato alla prima staccata in quarta posizione, guadagnando così 4 punti, a cui si sono sommati i 6 di bonus perché scattava dalla decima casella (10-4 uguale 6). Non è invece previsto alcun “malus” per i piloti che hanno perso posizioni: per questa ragione Marquez che in Argentina ha affrontato la prima curva in seconda posizione dopo essere partito in pole non ha subito alcuna penalizzazione.
A Jerez Marquez si è presentato 2° alla staccata

A Jerez Marquez si è presentato 2° alla staccata

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Sommando per tutte e 9 le gare disputate queste due componenti è scaturita una classifica che vede Jorge Lorenzo in fuga con 60 punti, di cui 10 ottenuti in Qatar (2° alla prima staccata dopo il 6° posto in qualifica). Secondo è Andrea Dovizioso con 45 punti, ma rimasto a secco negli ultimi due gran premi: il ducatista era partito forte, conquistando la prima posizione alla prima curva in Qatar e ad Austin, poi si è un po’ perso. In terza posizione c’è il sorprendente Bradley Smith con 41 punti: un’enormità considerando che non corre con un Factory Team. Nell’ultima gara, il britannico ha scalzato dal podio virtuale di questa classifica il compagno Pol Espargaro, fermo a 39 punti.
Dani Pedrosa è un amante delle fughe dal via

Dani Pedrosa è un amante delle fughe dal via

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Quinto, in rimonta, è Marc Marquez con 36 punti: il campione del mondo paga le grandi prestazioni in qualifica, esemplificate da 4 pole (Austin, Argentina, Francia e Germania) e altre 3 partenze in prima fila. Partendo così avanti, non stupisce che non sia ancora riuscito ad accumulare un solo punto di bonus. Oltre tutto, quest’anno non è ancora riuscito una volta a transitare al comando alla prima curva: l’impresa è invece riuscita 3 volte a testa a Lorenzo e Dovizioso, una a Dani Pedrosa, Valentino Rossi e Aleix Espargaro.
Ad Assen Rossi è partito in testa dalla pole

Ad Assen Rossi è partito in testa dalla pole

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Con 30 punti, la metà del compagno di squadra, Valentino Rossi è solo sesto: il pesarese sconta le brutte partenze in Qatar e al Mugello, nelle quali era fuori dalla Top 7 alla prima curva. Il nove volte campione del mondo dà inoltre l’impressione di non voler prendere troppi rischi nei primi metri di gara per evitare cadute che in ottica Mondiale potrebbe risultare decisive. Ancora fresca nella sua mente è l’uscita di pista di due anni fa al Mugello nel primo giro per colpa di Alvaro Bautista. Chi invece non si fa di questi problemi sono i piloti senza velleità di titolo: Andrea Iannone ha 29 punti, Aleix Espargaro 24 (alla prima staccata, primo in Argentina e secondo ad Assen) e Cal Crutchlow 15.

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