Dominio a stelle e strisce a Lošinj: report e replay
Il replay delle gare, le run vincenti e l'analisi della gara maschile e femminile
Di Red Bull Team
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Non ha deluso le attese la tappa di apertura della UCI Mountain Bike World Cup di discesa. La nuova location ha radunato i migliori biker al mondo, che al via di una nuova stagione si sono lanciati a tutta sul breve e affascinante percorso cosparso di rocce, su cui si sono giocati il primo round dell'anno. Scorri verso il basso per vedere tutte le azioni, le run vincenti e le clip POV.
Finali Maschili
Men's DH finals at Lošinj
The world’s best men take on the challenging downhill course in Lošinj, Croatia.
Come al solito, l'indomito Aaron Gwin si è presentato al via per centrare il bersaglio grosso. A Lošinj, in Croazia, il pluripremiato vincitore della Coppa del Mondo ha guidato la sua YT verso il primo posto nelle finali. Il connazionale americano Luca Shaw ha raggiunto la linea d'arrivo solo 0.798 secondi alle sue spalle, con Dean Lucas in terza posizione. Il sempre elegante Sam Blenkinsop, che ha l'abilità di rendere il percorso più tosto un gioco da ragazzi, è finito al quarto posto davanti a un altro pilota statunitense, Dakota Norton, che ha completato il podio con il suo (finora) miglior risultato in carriera.
Gwin come sempre ha guidato in scioltezza e veloce come nessun altro
È stato un fine settimana di guida calmo e misurato per Gwin, che ha impiegato del tempo per imparare la pista durante le prove, prima di concretizzare le linee migliori in una corsa relativamente agevole: «Ho cercato un compromesso tra il caricare al massimo e cercare di mettermi al riparo da rotture», ha commentato. «Di sicuro nella discesa ho commesso alcuni errori, non sapevo come sarebbe andata a finire, ma ero certo che i distacchi sarebbero stati minimi».
Dopo la "carneficina" delle prove e delle qualifiche pareva che le finali sarebbero state una sfida tra quei pochi corridori in grado di portare alla linea del traguardo le proprie bici e i propri corpi tutti interi, con il giovane Finn Iles caduto oltre le barriere, nella famigerata sezione di Zarja, la profezia si è fatta sempre più concreta.
Lividi in vista per lo sfortunato Iles durante le finali
Il più veloce nelle qualifiche è stato Brook Macdonald finché non è finito a terra anche lui. Nonostante la botta e la delusione, Brook è rimontato in sella e ha intrattenuto il pubblico presente.
Brook Macdonald was storming down only for disaster, and a fall to strike
Con quattro delle cinque bici salite sul podio da 29 pollici, il dibattito sulla dimensione delle ruote continua. Ma con Gwin ora a una vittoria dal record di Greg Minnaar per il maggior numero di successi in Coppa del Mondo, le cose stanno andando bene per YT e il loro recente aggiornamento 27.5in Tues.
Gwin festeggia in grande stile con un backflip nella baia
Il primo round della Coppa del Mondo a Lošinj ha entusiasmato gli spettatori grazie alla sua fantastica posizione e alla spettacolare pista. Tale è stata l'intensità della guida che quelli di noi così fortunati da essere a bordo pista durante la gara possono ora riprendere fiato in tempo per il secondo round a Fort William.
Mai si era vista una location più spettacolare per una tappa di Coppa
The world’s best women take on the challenging downhill mountain bike course in Lošinj, Croatia.
Quando le prime cinque donne hanno affrontato la pista è stata Cecile Ravanel a centrare il colpo grosso: un'impresa incredibile per la sua seconda gara in discesa. Con i suoi risultati da top 10 nell'Enduro World Series e nel cross country, non c'era dubbio sulla sua resistenza in sella. Ma vederla primeggiare in modo netto su una pista così tecnica e aggressiva è stata una bella sorpresa.
Seagrave ha fatto subito capire di avere un'altra marcia fin dai primi tempi intermedi. Avendo una buona velocità sulle rocce il suo stile aggressivo l'ha fatta volare a oltre 40 Km/h sulla difficile pista corta, scalzando la Ravanel dal primo posto.
Non è stata la fine del mondo per la rider francese, tutt'altro, visto che Ravanel alla fine ha concluso al quinto posto, dimostrando che le sue abilità in tutte le discipline non sono seconde a nessuno, ed è decisamente una rider da tenere d'occhio durante questa stagione.
Ravanel sale sul podio nella sua seconda gara in discesa
A seguire, in rampa di lancio abbiamo trovato Marine Cabirou, che ha provato e riprovato la pista, ma non è stata in grado di eguagliare il ritmo di Seagrave, dovendosi accontentare della quarta posizione.
La campionessa uscente Myriam Nicole, regina di coppa nel 2017, ha trasformato il tratto roccioso del percorso in velluto, portando velocità e continuità a una pista decisamente "turbolenta".
Anche il commentatore di Red Bull TV Claudio Caluori è rimasto impressionato dalla discesa di Nicole, che ha danzato tra le rocce con apparente facilità, tanto che subito dopo la gara ha commentato: «Non pensavo che si potesse guidare in modo così pulito». La sua cavalcata aggressiva l'ha portata a concludere la sezione Zarja con 3" di vantaggio e l'ha catapultata direttamente al primo posto.
A questo punto solo Tracey Hannah e Rachel Atherton potevano ancora pensare di poter contrastare il super tempo fatto segnare da Nicole. Hannah, dolorante a una mano per una caduta in settimana, non è stata brillante come suo solito e una scivolata a metà percorso l'ha definitivamente tagliata fuori dai giochi. L'australiana ha chiuso decima, non proprio il risultato che sperava alla vigilia.
Rachel Atherton, al rientro dopo la frattura della spalla che le ha compromesso la scorsa stagione, ha dimostrato fin dai primi tempi di aver ritrovato la migliore condizione, ma di aver scelto una guida più cauta rispetto a Nicole. Atherton ha tagliato la linea del traguardo con +3.559s di ritardo dalla francese. Soddisfatta del suo secondo posto, ha commentato: «Sono davvero felice di essere tornata a gareggiare in Coppa, l'anno scorso non è stato facile da digerire. Questa pista era folle, complimenti a PomPom, è andata giù a tutto gas e si è meritata la vittoria».
Una euforica Myriam Nicole si è assicurata così la sua quarta vittoria di tappa alla UCI World Cup, ripagando la fiducia del team, con i cui ha speso tanto tempo testando ruote e sospensioni per rendere la sua bici il più scorrevole possibile su un tracciato del genere: «Devo essere onesta, è stato un fine settimana davvero impegnativo. Su una pista del genere è difficile divertirsi perché ci sono rocce da ogni parte, è pericoloso, in tanti si sono fatti male. Ed è corta, è uno sprint, devi essere al cento per cento. Sono entusiasta di essere riuscita a mettere tutto insieme», ha dichiarato.
