Il progetto RADBUL di Mad Mike Whiddett aveva, già nelle sua originaria descrizione su carta, tutti i tratti della macchina da drift più selvaggia di sempre. Man mano che il progetto prende forma, la sua follia si fa sempre più evidente.
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La costruzione della RADBUL
Mike Whiddett and his crew are making the ultimate drifting machine, the RADBUL Mazda MX5
Fin dall’inizio, il piano era inserire il motore Mazda a tre rotori da 2.0L nell’anteriore del telaio di una Mazda MX-5. Con un unico grande turbo laterale, e una configurazione simile a quella della Mazda RX-8 BADBUL già sviluppata da Whiddett, l’obiettivo era arrivare a 1000 cavalli. A quel punto era abbastanza prevedibile un rapporto peso-potenza della piccola spider di un cavallo per ogni chilo. Ma le cose non sono andate così.
Perché sì, quello nella foto è un blocco custom a 4 cilindri sviluppato da Pulse Performance Race Engineering che viene testato nel vano motore della RADBUL nell’officina della Townsend Brotherz Racing. Considerato l’assetto della MX-5, finisce per essere in una posizione ancora più arretrata rispetto al 3 cilindri della BADBUL. A livello di distribuzione del peso, un’ottima cosa.
Aggiungi due turbocompressori della Garrett, ed ecco che il Pulse Performance Race Engineering che finirà nella MX-5 sarà il motore più feroice e potente mai usato da Mad Mike. Quanto potente? Qualcosa come 1200 cavalli.
Dal punto di vista del rapporto potenza/peso, la RADBUL entrerà in territori inesplorati da una drift-car, figurarsi poi da una con un passo così corto come questa MX-5. Con la crescita di potenza, diventa ancora più importante l’efficienza della trasmissione diretta, ma come per tutte le altre componenti anche in questo caso non si è badato a spese. Holinger è un nome leggendario della trasmissioni da corsa, e il loro cambio sequenziale a sei marce collegato alla parte posteriore del motore farà sicuramente il suo sporco lavoro.
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RADBUL Making of - Pt. 02
Watch part two of Mad Mike: The Making of RadBull
Nel retrotreno, il sistema di trasmissione a prova di bomba continua con un differenziale marchiato Winters Performances. Autosport Dynamics, negli Stati Uniti, ha assemblato la robusta unità, come già aveva fatto per la BADBUL Mazda RX-8. Unendo gli alberi con ampie scanalature costruiti da The Driveshaft Shop, non sarà un problema trasferire tutti i cavalli e la coppia che il motore può sviluppare alle ruote posteriori.
Un altro importante aspetto della RADBUL affrontato nelle ultime settimane è il sistema di raffreddamento. Per assicurare performance al top e affidabilità, servono radiatori e ventole con un design e una meccanica specifiche per le corse. Anche se nel drifting il motore viene portato a ebollizione solo per brevi tratti, viene comunque sollecitato di continuo al massimo dei giri, per cui liquido refrigerante, olio e aria si surriscaldano molto in fretta.
PWR Performance ha fornito tutti i componenti del sistema di raffreddamento della RADBUL, incluso il grande intercooler anteriore per tenere basse le temperature dei condotti di aspirazione, e il radiatore posteriore. Perchè il radiatore dietro? Per mancanza di spazio sul davanti del vano motore, e per spostare peso verso il retrotreno così da migliorare il bilanciamento complessivo dell’auto.
L’altro importante sistema di raffreddamento è quello dell’olio, ma differenza del tipo comune ad aria, l’unità PWR disegnata per la RADBUL è raffreddata ad acqua attraverso il radiatore del motore. Questa parte non è solo compatta e molto efficiente, ma grazie al suo design non necessita di essere inserita in una posizione che consenta all’aria di circolarvi attraverso, ad esempio dietro il paraurti anteriore. Per la RADBUL si è deciso di installarlo nell’alloggiamento dei piedi del passeggero, dove è sicuramente fuori pericolo.
E poi c’è molto altro. Le sospensioni, o la coppia di turbocompressori, ad esempio. Ne riparleremo, Stay Tuned!
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