Quanto ci ha messo Marcel Hirscher a scrivere il capitolo più mozzafiato della storia dello sci? 7 ore, 17 minuti, 50 secondi e 40 centesimi di secondo. L'austriaco ha partecipato a 245 gare della Coppa del Mondo ed è salito sul podio 138 volte (67 da vincitore). Ha vinto la Coppa per 8 volte di fila e ha aggiunto 12 coppe di cristallo alle 8 più grandi. Ha anche vinto due ori olimpici e un argento, e nei campionati del mondo ha portato a casa 7 ori e 4 argenti.
Per ottenere simili risultati si è allenato sulla neve per 1000 giorni, è salito su 2000 paia di sci e ha indossato 150 paia di stivali. Il suo team ha lavorato duramente per 1365 giorni e notti per assicurarsi che i suoi sci fossero perfetti. E ora che la sua carriera è giunta al termine, ne ripercorriamo i momenti chiave.
La replica dell'annuncio
Il potere dell'8: un eroe del mondo dello sci
Non è un dato da sotto valutare. Per otto volte di fila Marcel ha dominato la Coppa del Mondo. Marc Girardelli, subito dopo di lui in termini di successi e trionfi, conquistò 5 coppe di cristallo in 9 inverni, e all'epoca sembrava un'impresa titanica.
Il numero 1 verde: il più veloce per 105 volte
Hirscher ha visto il magico numero verde alla fine della discesa per ben 105 volte nella sua carriera (senza contare le gare in parallelo). Ha ottenuto il miglior tempo nel primo round per 61 volte e 44 nel secondo.
Metallo pesante: 14 medaglie in 24 eventi
Una minuscola percentuale di persone riesce a partecipare a un Olimpiade o un campionato mondiale. Una ancor più piccola riesce a vincere medaglie. Hirscher ha partecipato a un totale di 24 eventi tra Olimpiadi e Mondiali, e si è portato a casa un bel po' di metallo con sé, ben 14 medaglie: 9 ori, 5 argenti e 7 titoli, numeri che lo rendono il partecipante ai Mondiali di maggior successo in assoluto.
Il sottile margine: 51.16 secondi
Tra la vittoria e la sconfitta, nello sci soprattutto, c'è un sottilissimo margine. Quello che finora ha separato Hirscher dai secondi classificati nelle sue vittorie è 51.16 secondi. Non sembra tantissimo, ma è stato sufficiente a decretarlo vincitore in tutte quelle occasioni. 2.19 gli sono serviti per ottenere 5 titoli mondiali, mentre 1.5 secondi gli hanno portato due Olimpiadi. Storicamente, il margine più ampio (3.28 secondi) lo ebbe nel 2015, nella gara di Slalom Gigante a Garmisch-Partenkirchen, la sua vittoria numero 30. E sue slalom consecutivi erano lì vicino. A Madonna di Campiglio nel dicembre 2017 ha vinto per 4 centesimi di secondo, a Zagabria, due settimane dopo, per soli 0.05 secondi.
Mai mancare un traguardo
Gli incidenti sono comuni in discipline del genere, ma negli ultimi 3 inverni Hirscher non ha mancato una singola gara di Coppa del Mondo, e ha tagliato il traguardo in tutte e 67 le gare. I suoi inverni, inoltre, sono stati molto redditizi: ha vinto coppe di cristallo per slalom, slalom gigante e overall.
5 è il suo numero fortunato
In 12 delle sue 67 vittorie è arrivato primo, ma ha avuto molto più successo quanto è partito quinto (17 vittorie, una su quattro).
9 location
Se vinci molto, festeggi in tanti luoghi, e uno dei tanti record di Hirscher riguarda anche questo: nel circuito di sci alpino ha celebrato più volte su 9 podi differenti. Nella sola Adelboden lo ha fatto per 9 volte, 8 in Alta Badia, 7 in Val-d'Isère, 6 a Kranjska Gora, 5 a Zagabria e 4 a Beaver Creek.
Statistiche incredibili
Nell'inverno 2015-16, Hirscher ha totalizzato il suo punteggio più alto in Coppa del Mondo, con un totale di 1795. Delle sue 8 coppe, il punteggio medio più alto per ogni gara lo ha però ottenuto nel 2017-2018 (81). E nella stagione 2018, ha celebrato più vittorie in Coppa di ogni altro avversario: 14.
Il giorno d'oro di febbraio
3 delle sue 7 medaglie d'oro nei Mondiali, Hirscher le ha vinte il 17 febbraio, incluso un trionfo casalingo a Schladming nel 2013.
La pratica rende perfetti: 1000 giorni di allenamento
Sommando tutti i tempi delle sue gare, Hirscher ha raggiunto le 7 ore, 17 minuti, 50 secondi e 40 centesimi di secondo, ma si è allenato sulla neve con il suo coach Mike Pircher per 100 giorni. Cifra che si aggiunge ad altri 1000 (senza includere le sue routine giornaliere).
2000 paia di sci
Hirscher è stato anche il re dell'attrezzatura. Nei suoi 8 anni da vincitore della Coppa del Mondo, il suo sponsor tecnico Atomic ha avuto il suo bel da fare, procurandogli ogni stagione un centinaio di paia di sci (di cui 40 l'uno per slalom e slalom gigante), più qualche coppia extra, sempre rigorosamente marchiati MH, arrivando a collezionarne circa 2000. Ogni paio è stato realizzato appositamente per lui, testato da esperti e poi sottoposto a 6 ore di preparazione, richiedendo alla sua crew in Atomic qualcosa come 500 giorni complessivi. E alla fine non è nemmeno riuscito a utilizzarli tutti.
3 anni e 270 giorni di manutenzione
Per ogni gara, Hirscher aveva a disposizione 8 paia di sci pronti all'uso e per ogni possibile condizione e clima. Tradotto, calcolando che la manutenzione richiedeva almeno due ore per ogni paio di sci, moltiplicando il tutto per 269 gare (tra Coppa del Mondo, Mondiali e Olimpiadi) e 1000 giorni di allenamento, la sua crew ha passato 846 giorni e notti a passare la cera e a pulire i suoi sci. Altro dato sono le 3 ore necessarie per provare ogni paio di stivali (15 per stagione), che se si aggiungono ai giorni di manutenzione e ad altri 500 di preparazione basilare, si ottiene che dei 4554 giorni intercorsi tra la sua gara in Coppa del Mondo e il suo ritiro, 1365 li ha passati con la sua attrezzatura. Ovvero 3 anni e 270 giorni consecutivi spesi per ottenere il massimo dalle sue performance.
0.00: Il punteggio finale perfetto
Quando 27 anni fa venne modificato il sistema di punteggio della FIS, nessuno si aspettava di vedere un campione come Hirscher all'opera. Se nella Coppa del Mondo più punti si ottengono, meglio è, secondo il sistema FIS è il contrario. La curiosità sta nel fatto che Hirscher ha precisamente 0.00 punti, qualcosa che nessuno è mai riuscito ad ottenere nella sua carriera. C'è una regola che aumenta il punteggio finale di uno sciatore del 50% quando non è in pista, ma il 50% è sempre 0, quindi nel suo caso non si applica.