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Il Rallye du Maroc è una delle pochissime gare paragonabili alla Dakar
© Kin Marcin/Red Bull Content Pool
Rally Raid
Scopri perché il Rallye du Maroc è il test definitivo in vista della Dakar
Vuoi conquistare la Dakar? Allora per prima cosa dovrai imparare a conoscere il Rallye du Maroc, una gara di una settimana tra le dune del deserto del Sahara.
Di Tim Sturtridge e Stefano Nicoli
9 minuti di letturaPublished on
Il modo più veloce per prepararsi al famoso Rally Dakar è correre sulle dune. Nel deserto scoprirai che la strada per il successo nella Dakar si interseca con quella del Rallye du Maroc. Ecco perché il nuovissimo Ford Raptor T1+ e la Dacia Sandrider correranno sulle sabbie del Marocco questo mese prima di fare il loro debutto durante l'edizione 2025 della Dakar, come sempre in programma a gennaio.
Oltre ai terreni insidiosi, il Rallye du Maroc e la Dakar hanno molti altri punti in comune. Entrambi i rally sono stati conquistati in passato dagli stessi team, macchine, piloti e motociclisti e nel corso degli anni non c'è stata strada migliore per la gloria della Dakar che affrontare il suo omologo marocchino.
27 minRallye du MarocWatch highlights from the final round of the 2023 W2RC Championship – the 24th edition of the Rallye du Maroc.
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Una storica resa dei conti: Rallye du Maroc vs Rally Dakar

Ti sei mai chiesto come facciano i concorrenti dei rally a farsi strada su un terreno così pericoloso? Il Rally Dakar è un evento motoristico che mette alla prova le abilità tanto di navigazione quanto di guida di piloti ed equipaggi. Con paesaggi sempre diversi e percorsi impegnativi, non sorprende che la domanda "Come siamo arrivati qui?" sia piuttosto frequente durante la gara.
Sono ormai diversi anni che il Rally Dakar non fa visita alla capitale senegalese da cui prende il nome, mentre il Rallye du Maroc... si corre effettivamente in Marocco. La prima edizione risale al 1982, quando (in modo non troppo dissimile alla Parigi - Dakar) il suo nome ufficiale era però Parigi - Agadir. Durante l'edizione d'esordio uomini e mezzi hanno attraversato 2.000 km di deserto marocchino in sei giorni a giugno, mentre la Parigi-Dakar tenutasi nel gennaio dello stesso anno aveva percorso 6.500 km in 20 giorni, attraversando Francia, Algeria, Mali e Senegal. La differenza principale tra questi due rally è sempre stata la scala.
La Dakar si è evoluta da quando è nata 45 anni fa e lo stesso ha fatto il suo corrispettivo marocchino. Quella che era nata come Parigi - Agadir è poi diventata il Rally dell'Atlante. All'alba del nuovo millennio fu il cinque volte vincitore della Dakar Cyril Neveu a cambiare nuovamente il nome alla corsa, tramutandolo in quel Rallye du Maroc che conosciamo oggi.
Il Rallye du Maroc è una classica gara africana di Rally Raid
Il Rallye du Maroc è una classica gara africana di Rally Raid© Kin Marcin/Red Bull Content Pool

Il Marocco scelto come finale del Campionato del Mondo Rally-Raid

Per 25 anni il Rallye du Maroc è esistito nel suo formato attuale, con alcune piccole modifiche che gli hanno permesso di rimanere al passo con i tempi. Ora si corre più tardi nel corso dell'anno, e ciò lo rende l'evento di allenamento ideale per il Rally Dakar di gennaio. Il rally marocchino di sei giorni è anche la prova conclusiva del Campionato Mondiale Rally-Raid. Questa posizione privilegiata nel calendario dei rally-raid garantisce che i grandi protagonisti vengano sempre in Marocco.
Negli ultimi anni è stato il primo posto conquistato nel Rallye du Maroc a mettere Nasser Al-Attiyah e Stéphane Peterhansel sulla strada della vittoria su quattro ruote alla Dakar. Lo stesso vale per le due ruote, con Toby Price che ha fatto seguito alla sua vittoria al Rallye du Maroc 2018 con un altro titolo in moto alla Dakar pochi mesi dopo. Il successo si guadagna allo stesso modo anche se i deserti sono diversi, perché questi due rally hanno molti punti in comune.
"Il Rallye du Maroc è una delle gare più difficili al mondo", afferma il sei volte vincitore Al-Attiyah. "In Marocco raccolgo sempre molte cose positive da portare alla prossima Dakar".
Nasser Al-Attiyah esulta dopo la vittoria nel Rallye du Maroc 2023
Nasser Al-Attiyah esulta dopo la vittoria nel Rallye du Maroc 2023© Kin Marcin/Red Bull Content Pool
Il Rallye du Maroc è una delle gare più difficili al mondo
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Navigare nel deserto: rally costruiti su sabbie mutevoli

La storia della Dakar è ricca di storie avventurose che si sono svolte sulle sabbie del deserto del Sahara. Dal 1979 al 2007 è stato l'arido territorio del Nord Africa a dominare il percorso con tappe in Algeria, Ciad, Egitto, Libia, Mali, Mauritania e Tunisia. Nel corso degli anni, il punto focale del Rallye du Maroc è stata una catena di dune spazzate dal vento all'estremità occidentale del Sahara, nota come Erg Chegaga, situata vicino alla città oasi di Zagora.
La partenza del Rallye du Maroc 2024 verrà data a Marrakesh il 6 ottobre, con una tappa prologo che si terrà appena fuori dalle mura della città. Poi il convoglio attraverserà le montagne dell'Atlante prima di affrontare cinque tappe nel deserto sulle dune di Zagora, Errachidia e Mengoub. Le ultime due tappe, con bivacco nell'avamposto sahariano di Mengoub, rispecchieranno le condizioni del deserto che si trovano nel famigerato Empty Quarter dell'Arabia Saudita.
Il Marocco è uno dei pochi luoghi in cui ci si prepara all'Empty Quarter
Il Marocco è uno dei pochi luoghi in cui ci si prepara all'Empty Quarter© Kin Marcin/Red Bull Content Pool

L'Empty Quarter ospita dune alte 250 metri

Da quando il Rally Dakar si è lasciato alle spalle il Sahara e ha poi salutato l'Atacama in Sud America, si è stabilito in Arabia Saudita. La Dakar del 2025 sarà la sesta edizione ospitata dal Regno e il fiore all'occhiello del percorso del rally è il Rub' al Khali, altrimenti noto come il "Deserto dell'Empty Quarter". Con una superficie di 650.000 km2 e dune di sabbia alte 250 metri, è qui che si vince e si perde la Dakar moderna.
"Quando sei nell'Empty Quarter ti rendi conto di non avere mai visto nulla di simile prima", confessa Al-Attiyah. "Alla Dakar del 2024 c'è stata la Tappa Chrono di 48 ore e sono stati due giorni di sabbia al 100%. Era qualcosa che dovevamo assolutamente riportare alla Dakar".
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Al di là della ruota: non sono solo le macchine a essere masticate

Abbiamo capito perché il Rallye du Maroc è una prova generale perfetta per gli uomini e i mezzi iscritti alla Dakar, ma non saranno solo le macchine a essere spinte al limite sulle dune. Tutti i concorrenti della Dakar (e i loro equipaggi di supporto) sono sottoposti a un'immensa fatica fisica e mentale, più simile a un incontro di boxe di due settimane che a uno sport motoristico.
Seth Quintero ha ottenuto la sua Toyota vincendo il Rallye du Maroc
Seth Quintero ha ottenuto la sua Toyota vincendo il Rallye du Maroc© Kin Marcin/Red Bull Content Pool
Quando Toyota Gazoo Racing era alla ricerca di un sostituto per Nasser Al-Attiyah, ha cercato nella classe Challenger. L'esuberante Seth Quintero aveva appena fatto faville, stabilendo il record per il più giovane vincitore di tappa della Dakar. Tuttavia, c'era ancora qualcosa che Toyota doveva sapere. Quintero aveva la resistenza mentale necessaria per mantenere un simile ritmo per un'intera settimana, per due settimane... addirittura per un'intera stagione?

Soddisfare le esigenze mentali di un rally-raid di alto livello

Quintero è arrivato al Rallye du Maroc 2023 al terzo posto nella classe Challenger del FIA World Rally-Raid Championship (W2RC). Il 21enne aveva bisogno della migliore prestazione della sua vita per conquistare il titolo nel finale di stagione in Marocco, e così è stato: il californiano ha conquistato il titolo proprio all'ultima occasione disponibile, convincendo così Toyota a dargli la possibilità di guidare nella classe Ultimate della Dakar.
"Quel campionato ci è sembrato molto lungo, perché siamo stati in bilico per tantissimo tempo", riflette Quintero. "Abbiamo avuto molti alti e bassi lungo il percorso, quindi la sfida era soprattutto sul piano mentale. In Marocco sapevamo che avremmo dovuto dare tutto per provare a centrare il titolo".
Quintero è uno dei quattro piloti del Red Bull Off-Road Junior Team che sono passati alla classe Ultimate dopo essersi fatti le ossa in gare come il Rallye du Maroc. Altri legami sono sorti, come quelli tra Mitch Guthrie Jr. e Ford, tra Cristina Gutiérrez e Dacia e tra Guillaume De Mevius e Mini, e tutti loro promettono di dare nuova vita alla categoria d'élite dei rally-raid.
Cristina Gutiérrez ha deciso di legarsi a Dacia per la prossima Dakar
Cristina Gutiérrez ha deciso di legarsi a Dacia per la prossima Dakar© Kin Marcin/Red Bull Content Pool
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Il terreno di prova del Rally Dakar: una messa a punto finale in Marocco

Ci sono due storie che promettono di catalizzare l'attenzione di appassionati e addetti ai lavori durante il Rally Dakar 2025, ed entrambe hanno come protagoniste auto nuove di zecca che inseguono la gloria nella classe Ultimate. Per il loro debutto alla Dakar, a gennaio, si schiereranno nella classe regina delle auto il Ford Raptor T1+ e la Dacia Sandrider. Le dune del Rallye du Maroc sono lo scenario perfetto per dare a queste macchine un'ultima messa a punto prima di correre in Arabia Saudita.
Questo rally è sempre un'ottima preparazione per la Dakar, dato che il terreno è molto simile a quello della Dakar

Ford e Dacia portano auto nuovissime al Rallye du Maroc

Ford Performance si è impegnata a fondo per dare al suo Raptor le migliori possibilità di successo nel deserto. È in quest'ottica che va letto l'ingaggio di un fenomeno come Carlos Sainz, campione in carica del Rally Dakar che sarà caposquadra dello squadrone dell'Ovale Blu. Il madrileno, padre di quel Carlos Sainz impegnato in Formula 1, farà il suo debutto in gara al volante del Ford Raptor T1+ proprio nel Rallye du Maroc, una gara che viene vista come parte integrante del programma di sviluppo dell'auto in vista della Dakar 2025.
Anche la nuovissima Dacia Sandrider è pronta per fare il proprio debutto nel mondo delle corse. Dopo una serie di test approfonditi in Europa, è arrivato il momento di portare la Dacia sulle dune, ovvero sui 2.400 km di deserto del Rallye du Maroc. I tre velocissimi piloti del marchio rumeno, Nasser Al-Attiyah, Sébastien Loeb e Cristina Gutiérrez, sono tutti iscritti al prossimo rally del Nord Africa. "Ho trovato la Sandrider facile da guidare, veloce e resistente", rivela Al-Attiyah. "Siamo a buon punto per la prossima fase di test con Dacia e non vedo l'ora di correre in Marocco".
La preparazione della Dakar in Marocco non si svolge solo su quattro ruote. I pesi massimi delle corse in moto, Red Bull KTM Factory Racing, hanno ingaggiato Daniel Sanders e Luciano Benavides per il loro prossimo assalto alla Dakar. Daniel e Luciano prenderanno confidenza con la loro nuova moto prima di unirsi al fratello maggiore di Luciano, Kevin Benavides, nella prossima Dakar. "Siamo molto motivati a correre il Rallye du Maroc", spiega Sanders. "Questo rally è sempre un'ottima preparazione per la Dakar, dato che il terreno è molto simile".
Kevin Benavides punta ad altri successi con il Red Bull KTM Factory Racing
Kevin Benavides punta ad altri successi con il Red Bull KTM Factory Racing© Marcelo Maragni/Red Bull Content Pool

Messa a punto della tua macchina per il successo nel deserto

Una vera e propria carovana di protagonisti delle corse nel deserto sta tornando nel Sahara per disputare il Rallye du Maroc 2024 dal 6 all'11 ottobre. Il terreno impegnativo del Nord Africa rispecchia fedelmente quello che i concorrenti troveranno in Arabia Saudita quando il Rally Dakar 2025 prenderà il via il 3 gennaio da Bisha. L'obiettivo di ogni squadra di rally-raid, da qui alla tappa prologo della Dakar, è quello di mettere a punto ogni aspetto per avere maggiori chance di ottenere il successo nel deserto saudita. Il Rallye du Maroc ha dimostrato più volte di essere il luogo perfetto per questo.
Parte di questa storia

Nasser Al Attiyah

Nasser ha vinto tre volte la Dakar, nel 2011, nel 2015 e nel 2019

QatarQatar

Cristina Gutiérrez

Spain's Cristina Gutiérrez is the second woman ever to win the Dakar Rally after victory in the Challenger class in 2024 – and now she's chasing Car glory.

SpagnaSpagna

Seth Quintero

A world champion before he was old enough to legally drive, Seth Quintero is making history at the toughest rally on the planet.

United StatesUnited States

Stéphane Peterhansel

Da campione francese junior nello skateboard a primatista della Dakar, la straordinaria disciplina di Stéphane Peterhansel lo ha messo costantemente una spanna sopra i suoi avversari

FranciaFrancia

Toby Price

Con il terzo posto all'esordio assoluto nella Dakar, si è meritato una sella nel KTM Red Bull Racing Team.

AustraliaAustralia

Mitch Guthrie Jr.

American driver Mitch Guthrie Jr. already has some impressive wins on his résumé and is now stepping up to chase Dakar Rally car glory with motoring giant Ford.

United StatesUnited States

Guillaume de Mevius

Belgium's latest cross-country rally star, Guillaume de Mevius is already a Dakar Rally podium finishers in both the Challenger and Car classes.

BelgiumBelgium

Carlos Sainz

Dopo aver lasciato il WRC, Carlos Sainz ha iniziato una nuova sfida, affrontare i rally cross-country.

SpagnaSpagna

Kevin Benavides

Winning the Dakar Rally in 2021 made Kevin Benavides the bike event’s first South American winner – and his second title in 2023 made him a legend.

ArgentinaArgentina

Luciano Benavides

Following a family tradition of competitive enduro and rally racing, Luciano Benavides has his sights set on glory at the Dakar.

ArgentinaArgentina

Daniel Sanders

A former enduro champion turned desert racing star, Australia's Daniel ‘Chucky’ Sanders realised his long-time dream when he won the 2025 Dakar Rally.

AustraliaAustralia

FIA World Rally-Raid Championship

Stunning locations set the scene for the five events of the 2025 edition of the Rally Raid Championship.

5 Stagioni · 15 episodi
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