Sci Alpino
Sofia Goggia, la campionessa italiana che punta sempre più in alto
Nata a Bergamo nel 1992, Sofia Goggia può già essere considerata una vera e propria leggenda dello sci alpino: scopri tutto quello che c'è da sapere sulla campionessa italiana!
A 32 anni, Sofia Goggia è la sciatrice italiana di maggior successo nella discesa libera. Nonostante un simile risultato, tuttavia, l'atleta bergamasca è ancora molto distante dal punto di arrivo della sua carriera. Dopo aver iniziato nel 2011 la sciatrice punta al 2026 e oltre, dimostrandosi un'ispirazione per lo sci e per la vita in generale.
Una rapida carrellata dei risultati ottenuti finora: due medaglie olimpiche, tra cui la prima per una donna italiana, e quattro titoli di Coppa del Mondo di discesa libera. Oltre a puntare a un'altra medaglia sul palcoscenico più importante del suo sport, quest'anno Goggia ha come obiettivo quello di dare "il 100% di quello che ho ogni giorno".
Dalle origini bergamasche fino alla ribalta mondiale, ripercorriamo insieme la straordinaria storia di Sofia.
01
Gli inizi e il debutto
Ci vuole molta pratica per diventare la migliore. Fortunatamente, Goggia ha iniziato da giovanissima, allacciando il suo primo paio di sci all'età di soli tre anni. Il fatto che sia cresciuta nel comune di Foppolo, in Lombardia, l'ha di certo aiutata. È difficile immaginare un posto più bello o più adatto per imparare le basi di questo sport.
Per la Goggia è stata un'infanzia felice, sciando con gli amici e la famiglia. Come si può intuire, si è capito subito che aveva qualcosa di speciale e all'età di 19 anni ha fatto il suo debutto in Coppa del Mondo FIS. I suoi risultati migliori sono stati un 112° posto in discesa libera e una 75ª posizione in super-G: per l'adolescente Goggia, questi piazzamenti sono stati ampiamente sufficienti a dimostrarle che aveva trovato la strada della sua vita.
02
L'affermazione internazionale
Nel 2013 Sofia vantava già quattro partecipazioni alla Coppa del Mondo di slalom gigante, ma ancora nessun piazzamento. Nonostante ciò, le sue promettenti prestazioni le hanno permesso di essere promossa nella squadra femminile italiana per i Campionati Mondiali del 2013 a Schladming, in Austria. La bergamasca non si è lasciata sfuggire una simile occasione: ha ottenuto due piazzamenti tra i primi dieci, oltre a un quarto posto nel super G e un settimo posto nella supercombinata.
Il suo primo podio in Coppa del Mondo è arrivato tre anni dopo, nel novembre 2016, quando si è piazzata terza nello slalom gigante di Killington, nel Vermont. Con un bronzo in mano, i sostenitori di Goggia sapevano che era solo una questione di tempo prima che la sciatrice italiana riuscisse a conquistare un oro. Non hanno dovuto aspettare molto: la sua prima vittoria in Coppa del Mondo è arrivata nel marzo 2017 a Jeongseon, in Corea del Sud, quando ha dominato la discesa libera.
Goggia non si è fermata lì. Il giorno successivo, infatti, ha ottenuto un oro in super-G: si è trattato dell'undicesimo podio stagionale in Coppa del Mondo e, per la quarta volta in assoluto, Sofia è riuscita a conquistare più podi nello stesso luogo di gara.
In quella che sarebbe stata una stagione da ricordare, la Goggia ha ottenuto 1.197 punti in Coppa del Mondo, 13 podi in quattro discipline diverse e un fantastico terzo posto in classifica generale.
03
Le prime difficoltà
Goggia ha poi proseguito con le vittorie consecutive in discesa libera a Bad Kleinkirchheim e Cortina d'Ampezzo, nel gennaio 2018. Da lì ha ricevuto l'onore più grande: la convocazione per rappresentare il suo paese alle Olimpiadi Invernali del 2018 a PyeongChang, in Corea del Sud. La posta in gioco è aumentata, ma la determinazione di Goggia non ha vacillato. Quando è stata chiamata in causa ha infatti conquistato l'oro, aggiudicandosi anche il titolo stagionale di Coppa del Mondo di discesa libera che le è valso una nomination per il Laureus World Sports Award for Breakthrough of the Year.
Il bagliore della vittoria è purtroppo durato poco. Una caviglia rotta ha messo da parte Goggia per gran parte della stagione successiva, ma nel giugno del 2019 è stata nominata ambasciatrice per la candidatura dell'Italia ad ospitare i Giochi Olimpici Invernali del 2026. Dopo quella c he è stata a tutti gli effetti una vittoria diplomatica, Sofia è tornata sugli sci e ha fatto quello che sa fare meglio: conquistare due podi in super-G a St Moritz e un secondo posto a Sochi nel 2020. Gli infortuni però non hanno smesso di inseguirla: nel febbraio dello stesso anno una caduta durante la gara di super-G a Garmisch-Partenkirchen le ha provocato la frattura del braccio sinistro, costringendola a chiudere prematuramente la sua stagione.
04
Il recupero dagli infortuni e il ritorno in vetta
Goggia esulta dopo aver conquistato il suo terzo titolo in discesa libera
© Erich Spiess/Red Bull Content Pool
Dopo la sfortuna e gli infortuni, nel dicembre 2020 la Goggia è tornata in pista, conquistando la sua prima vittoria in Coppa del Mondo dopo quasi due anni sulla pista Oreiller-Killy di Val d'Isère, in Francia. Nel gennaio dell'anno successivo si è aggiudicata il primo posto a St Anton, in Austria, oltre a una serie di vittorie consecutive sulla discesa del Mont Lachaux a Crans-Montana: una striscia straordinaria che l'ha vista diventare la prima donna a vincere quattro gare di discesa consecutive da quando Lindsey Vonn era riuscita a farlo nel 2018.
Sfortunatamente per la Goggia un altro infortunio era dietro l'angolo: l'italiana è caduta di nuovo nel gennaio successivo, fratturandosi il ginocchio destro e rimanendo così bloccata fino a marzo, quando è diventata nuovamente campionessa di Coppa del Mondo di discesa libera. L'anno successivo è riuscita a fare addirittura di meglio, vincendo tutte e tre le gare a Lake Louise, in Canada, per la sua prima tripletta in carriera.
Sofia è stata poi costretta a un ulteriore stop dopo avere subito un nuovo infortunio al ginocchio dopo una caduta nel Super-G di Cortina d'Ampezzo nel gennaio 2022. Nonostante non sia stata portabandiera a Pechino nel febbraio dello stesso anno, Goggia è stata in grado di gareggiare nella discesa libera, conquistando l'argento, la sua seconda medaglia olimpica consecutiva in questo evento.
A quel risultato hanno poi fatto seguito tre primi posti in Coppa del Mondo FIS di sci alpino e altri quattro podi in tutta la stagione 2023-24, con otto podi l'anno successivo, tra cui una vittoria in super-G a Beaver Creek e una in discesa sulle nevi di casa a Cortina.
05
Le gare sulle piste di casa
La Goggia ha purtroppo iniziato il 2025 subendo un infortunio, cadendo durante l'ultimo giorno di allenamento in discesa ai Campionati del Mondo di Saalbach, in Austria, a febbraio. Fortunatamente, dopo essere atterrata male da un salto nella sezione inferiore del percorso Ulli Maier, è riuscita a sciare fino al traguardo da sola e alla fine ha evitato di farsi male. "Ho corso un rischio in quel salto... Per fortuna non è successo nulla di grave. Chiaramente, non è mai bello cadere a 120 km/h", ha dichiarato dopo l'incidente.
Ora, dopo essersi rotta la caviglia e la tibia destra nel 2024, l'atleta è pronta per la sua sfida più grande: rappresentare il suo sport e la sua nazione in patria nell'estate del 2026. La Goggia è così determinata a dare il meglio di sé che sta persino analizzando la scelta dei suoi attrezzi. "Il campo di allenamento in Sud America è stato eccellente. Nella prima parte mi sono concentrata sul lavoro tecnico a Ushuaia, mentre a La Parva ci siamo concentrati maggiormente sulla velocità. Abbiamo analizzato gli sci, i modelli, le costruzioni, le sciancrature. È una situazione completamente diversa rispetto all'anno scorso", ha detto.
Parte di questi allenamenti include il lavoro in palestra e in pista: ostacoli, gradoni, serie, clean, biciclette e tanto altro ancora. In pratica è la vera Rocky italiana. Se Rocky fosse mai stato uno sciatore.
Qualunque cosa accada in questa stagione, il 2026 non rappresenterà per lei la fine della storia. "Quando hanno annunciato i Campionati del Mondo a Crans-Montana per il 2027, mi sono detta: 'Visto che ho vinto tutto quello che c'è da vincere nella discesa libera, tranne una medaglia ai Mondiali, mi darò un'altra possibilità fino a Crans-Montana 2027'. Tutto ovviamente se il mio corpo reggerà e la mia mente rimarrà motivata", ha spiegato l'atleta a proposito della sua decisione di inseguire un quinto globo di discesa libera da affiancare alle sue 26 vittorie in Coppa del Mondo.
Tuttavia, anche questo non è un punto fermo. La carriera della Goggia è stata eccezionale, ma lei sa meglio di chiunque altro che le sorti di uno sciatore possono cambiare da un momento all'altro, nel bene e nel male. Se dovesse esserci ancora benzina nel serbatoio dopo Crans-Montana, è molto probabile che Goggia possa continuare. "Non ha senso fissare delle date di scadenza per qualcosa che potrebbe continuare se affrontato nel modo giusto", dice.
Quick facts