Il campione di Call of Duty Warzone Jukeyz, seduto in una foto alla Red Bull Gaming Sphere
© Red Bull
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Il fondamentale rapporto dei fan con gli streamer

Il campione di Warzone Jukeyz e un esperto di cultura gaming discutono dell'impatto dei fan sulla psiche di uno dei migliori content creator gaming al mondo
Di Red Bull Team
5 minuti di letturaPublished on
Vi siete mai chiesti quanto il supporto dei fan nella chat influisca sullo stato mentale di uno streamer?
Riescono a dare il meglio quando la chat impazzisce? Il supporto dei fan li incoraggia? E come si sentono una volta finito lo stream?
C'erano migliaia di persone in chat che scrivevano "Questo ragazzo è pazzesco". Ho cavalcato l'onda.
Jukeyz
Il dottor Matthew Barr è professore presso il Centre of Computing Science dell'Università di Glasgow. "Gran parte della ricerca scientifica in quest'area si è concentrata sulla "interazione parasociale", che è una relazione intrinsecamente unilaterale tra un artista e un pubblico sconosciuto", rivela. "Tuttavia, non c'è dubbio che anche lo streamer riceva qualcosa in cambio: è bello ricevere complimenti, ottenere conferme del proprio talento, si ha un rilascio di una piccola dose di dopamina che il nostro cervello continua a inseguire".

California streaming

Un giocatore che può certamente confermare quel “brivido” è Liam "Jukeyz" James, il prodigio di Call of Duty: Warzone proveniente direttamente da Liverpool, che ricorda quando ha sentito per la prima volta questo affetto in modo significativo: "Uno dei momenti più belli della mia carriera è stato vincere il Syndicate Sunday di Warzone", ci dice, raccontandoci cosa è successo durante l'evento del 2020. "All'epoca non ero così conosciuto, e ho dubitato di me stesso per tutto il torneo, pensando: 'OK, abbiamo vinto nella sezione europea, ma non ce la faremo mai contro la squadra americana' - e invece l'abbiamo fatto. Improvvisamente, i grandi streamer mi seguivano, e portavano con sé i loro spettatori, quindi avevo migliaia di persone nella mia chat che dicevano "Questo ragazzo è pazzesco". Ho cavalcato l'onda".
Liam 'Jukeyz' James posa per una foto alla Red Bull Gaming Sphere di London, il 10 Aprile 2021

Jukeyz alla Red Bull Gaming Sphere di Londra

© Will Douglas / Red Bull Content Pool

Da quella vittoria, che ha fruttato alla sua squadra ben 50.000 sterline, la sua fiducia in se stesso è salita alle stelle. È qualcosa che non ha avuto paura di condividere con i suoi fan, ammettendo che lo spazio sicuro che è riuscito a ritagliarsi gli consente di esprimere questa fiducia in un modo non replicabile da altri giocatori d'élite sotto gli occhi del pubblico.
Uno streamer totalmente immerso in ciò che sta facendo può entrare in un "flusso", in cui riesce a gestire con tranquillità la chat mentre gioca
Dr Matthew Barr, Università di Glasgow
"Per esempio, so che Trent Alexander-Arnold è il miglior terzino del mondo", dice Jukeyz. "Anche lui emana quella “vibe”, veniamo entrambi dallo stesso posto, e probabilmente pure lui è lì seduto a pensare che è il migliore, ma è un grosso rischio per i calciatori uscire allo scoperto e dire una cosa del genere, perché basta perdere una partita e sembra che il mondo ti crolli addosso".
Ryan Pessoa and Trent Alexander-Arnold's promo before a FIFA 20 encounter

Ryan Pessoa took on Trent Alexander-Arnold in FIFA 20, live on Twitch

© Somethin' Else/Red Bull Media House

Controlla la folla

Come Trent, anche Jukeyz ama più di ogni altra cosa giocare di fronte a quante più persone possibile, credendo che l'attenzione in più lo renda ancor più concentrato: "Quando qualcuno mi guarda ho un vantaggio, lo adoro", dice. "Prima non facevo molto caso ai miei numeri, ma ora se sono in un torneo e sto andando bene vedo il numero di spettatori passare da poco meno di duemila a sei o settemila. Nella mia testa quindi penso: “Devo dimostrare a loro perché sono qui e perché sono il migliore'".
Sebbene Jukeyz abbia un seguito combinato su Twitch e YouTube di 200.000 iscritti, le dimensioni di quel pubblico non lo intimoriscono. Li considera un'estensione della sua stessa famiglia, il che spiega la sua totale sincerità riguardo alla sua vita personale in diretta: "Sono come la mia famiglia. Ci sono un sacco di persone nella chat che vengono ogni giorno e che sento come amici, anche se non parliamo fuori dallo stream. È naturale essere onesti, entro automaticamente in un'atmosfera di aperta condivisione riguardo alla mia vita e le mie opinioni sulle cose".

La rivincita dei nerd

Potrebbe sorprendervi sapere che Jukeyz non era proprio lo streamer più sicuro quando ha iniziato, non per paura di ciò che chiunque nel mondo online avrebbe potuto pensare di lui, ma piuttosto per la sua comunità nella vita reale: "L'unica cosa per cui ero nervoso era come mi guardavano le persone a Liverpool, la mia città", rivela il 24enne. "Il mondo del gaming è ovviamente cambiato nel corso degli anni, ma se eri un gamer dieci anni fa eri visto come un nerd, e ho sempre preferito stare a casa e giocare a COD, mi chiamavano eremita e cose del genere. Andava così. Ma dopo alcuni anni in cui mi ci sono dedicato completamente, sono arrivato a un punto in cui mi sono detto "Non mi interessa cosa pensate".
Il campione di Call of Duty Warzone Jukeyz, seduto in una foto alla Red Bull Gaming Sphere

Jukeyz alla Red Bull Gaming Sphere

© Red Bull

Entra nel flusso e goditi lo stream

Il dottor Barr crede che per uno streamer sia possibile chattare con i fan e operare ad alto livello durante il gioco. "Uno streamer totalmente immerso in ciò che sta facendo può entrare in una sorta di "flusso", in uno “stato di grazia” del gaming. In questo stato tutto sembra facile e si è totalmente concentrati su quello che si sta facendo. A volte questo flusso è caratterizzato da una fusione tra azione e consapevolezza, il che significa che le nostre azioni diventano automatiche e richiedono poco sforzo mentale aggiuntivo. Quindi, uno streamer in questo flusso sarà in grado di gestire la chat durante il gioco senza alcuno sforzo".
Quando qualcuno mi guarda, ho un vantaggio, lo adoro - devo dimostrare loro perché sono qui e perché sono il migliore
Jukeyz
Quando Jukeyz è nel gioco invece, preferisce rimanere nel gioco e sospendere la chat, mettendo tutta la sua attenzione su Caldera. Una scelta questa che mette in evidenza un livello di fiducia e rispetto tra community e streamer che va in entrambe le direzioni: "La chat sa che quando sono in un torneo sono immerso, non ci sono per nessuno", dice. "A volte ci sono dei ritardi dovuti alla connessione, quindi sono comunque un minuto indietro con le domande che mi arrivano. Quindi dico "Risponderò più tardi – ora devo darci dentro" e loro rispettano questa scelta. Ovviamente i nuovi arrivati potrebbero chiedersi “Perché questo tizio non risponde alla chat?”, ma è un rischio che sono disposto a prendermi.
I suoi 200.000 follower non si lamentano – e sono certi che Jukeyz rimarrà sulla cresta dell’onda ancora per molto tempo

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Well-known faces from gaming and entertainment use a split controller to complete seemingly simple challenges.

1 Stagione · 5 episodi
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