Tomas Slavik sa come sopravvivere sui trail
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MTB
Come sopravvivere sui sentieri
For Dummies: i nostri consigli per far fronte a ogni possibile catastrofe in MTB
Di Cristiano Guarco
5 minuti di letturaPublished on
Cosa succede se siete in giro sui sentieri e accade il peggio alla vostra bici o - qui facciamo gli scongiuri - cadete rovinosamente facendovi male? Se la situazione è realmente critica dovete trovare rapidamente una via d'uscita, soprattutto se siete partiti da soli e/o il sole inizia a scendere rapidamente sull'orizzonte. Non c'è bisogno di essere lontani dalla civiltà per incappare in problemi fisici o meccanici senza che passi un'anima viva per ore e ore. Ecco la lista dei nostri migliori consigli per trasformare in sopportabile una spiacevole esperienza sui sentieri.

1. Rendete noto il vostro giro

Programmate la vostra uscita e comunicatela
Viewranger GPS© Viewranger GPS
Prima di partire dite a qualcuno che giro farete. È facile salire in bici e iniziare a pedalare, ma se - facciamo ancora gli scongiuri - incappate in un incidente, un vostro amico o famigliare potrà aiutarvi e comunque saprà dove siete? Comunicare il percorso previsto e l'ipotetico orario di rientro è senza dubbio uno dei modi più semplici ma più efficaci per pedalare sicuri. Immaginate di cadere, rompere il telefono e strappare il cavo del cambio, lontano chilometri dall'abitazione più vicina... Se non ce la fate a uscire da questa situazione almeno avrete la certezza che qualcuno di caro vi verrà a cercare, e salvare.

2. Mantenete la calma

Kit di primo soccorso
Kit di primo soccorso© Deuter
Non sarete la prima persona a farvi male in bici e non sarete neppure l'ultima. Sprofondare nel panico non aiuterà a risolvere la vostra situazione: concentratevi sulle cose importanti, quelle che realmente contano. La conoscenza delle basi e un kit essenziale sono di fondamentale aiuto. Iniziate prendendo il giusto tempo per valutare la vostra situazione. Siete feriti e nel caso state sanguinando? Riuscite a muovervi o provate troppo dolore? Siete in grado di continuare o avete bisogno di aiuto esterno? Se vi siete fatti male queste sono le principali questioni da affrontare. Avere con sè un kit di primo soccorso e le conoscenze per usarlo sono la chiave per trattare con successo ogni pericolo immediato. Anche la richiesta di aiuto è importante, ma non a scapito di perdere tempo quando si ha un problema più pressante.

3. Conoscete la vostra posizione

Mappa e bussola per non perdersi sui trail
Mappa e bussola per non perdersi sui trail© La Casella
Le app GPS per smartphone sono bellissime con le loro dettagliate mappe, ma vi sarà già capitato di trovarvi in una zona senza segnale e/o di essere in crisi con la batteria. La soluzione? Portare con voi mappa e bussola, sapendo come usarle. Se dovete comunicare la vostra posizione meglio conoscere il vero nome del luogo in cui siete e non il nome del sentiero. Con una mappa e una bussola - o con uno strumento GPS per outdoor/mtb - a portata di mano sarete in grado di dare ai servizi d'emergenza un'indicazione precisa di dove vi trovate (partendo dal presupposto che il telefono abbia sia batteria sia segnale). Tornando al caro smartphone, una app realmente utile è 112 Where Are U (disponibile per Android e iOS), che permette di chiamare il Numero di Emergenza Europeo 112, inviando automaticamente i vostri dati di localizzazione e le altre informazioni che avete incluso nell'app.

4. Fatevi sentire e vedere

Piccolo ma utile fischietto
Piccolo ma utile fischietto© Evoc
Per chiamare aiuto torna utilissimo un classico fischietto da ancorare allo spallaccio dello zaino o da riporre nella busta del kit di primo soccorso. Lo stesso vale per una luce frontale, utile anche quando si fa buio. Fischiate il segnale SOS - tre fischi brevi, tre lunghi e di nuovo tre brevi - con pause di un minuto e usate la stessa sequenza e frequenza con la luce.

5. State al caldo e all'asciutto

Coperta isotermica in alluminio
Coperta isotermica in alluminio© [unknown]
Non sottovalutate l'impatto psicologico di un grave problema meccanico o di un ancor più grave problema fisico, perché lo shock è dietro l'angolo. C'è una tendenza a sottovalutarlo, ma dato che può sempre accadere meglio procedere con cautela. Se girate con lo zaino portate con voi almeno una maglia intima di ricambio e idealmente anche una giacca impermeabile (questa ci dovrebbe essere sempre anche per far fronte alle repentine variazioni del meteo). Tutto questo fa una grande differenza sia fisicamente sia psicologicamente. Altrettanto fondamentale, in ogni kit di primo soccorso che si rispetti, è la classica coperta isotermica in alluminio, capace di proteggervi con efficacia da vento, freddo e pioggia. E giusto per chiudere, trovate un riparo efficace: un boschetto o una sporgenza rocciosa... semplici ma efficaci.

6. Post Scriptum

Riserva di carica per smartphone e gps
Riserva di carica per smartphone e gps© Sony
Ribadiamo il concetto: anche di fronte a un grosso problema, che potrà sembrarvi irrisolvibile a causa del naturale panico, sforzatevi di rimanere calmi e concentrati. Ci sono poi alcuni dettagli da non sottovalutare, aspetti che possono tornarvi utili in ogni uscita in mtb, anche quelle più piacevoli: portate con voi più acqua di quella che vi serve perché è più facile disidratarvi che sentire la mancanza di cibo; mettete nello zaino un cosiddetto Power Pack (carico!!!) per dispositivi portatili, così da ricaricare velocemente smartphone o gps cartografico (con i rispettivi cavi); non devono mancare neppure i documenti, compresa la tessera sanitaria e, se soffrite di qualche malattia o allergia, un braccialetto ID che comunicherà velocemente il vostro profilo medico ai soccorritori; un minuscolo ma utile accendino vi aiuterà ad accendere un fuoco per scaldarvi, mentre un compatto e leggero seghetto a serramanico semplificherà il taglio di tronchetti e rami.
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