Vegas Jones
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Musica

Chi è Vegas Jones: la sua vita in 3 tappe

Il rapper di Cinisello Balsamo è ormai una certezza del big game italiano: riscopriamo la sua carriera
Di Red Bull Team
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Vegas Jones è il classico esempio di rapper che, prima o poi, emerge comunque. Da Cinisello Balsamo alla collaborazione con gli OneRepublic è stato un percorso del tutto naturale, perché naturale per Matteo scrivere rime che rimangono nel tempo. Ripercorriamo la sua carriera, dagli inizi al successo.

Le origini

Matteo Privitera, in arte Vegas Jones, nasce a Garbagnate Milanese il 28 settembre 1994. La sua vita però è legata indissolubilmente a un altro paese dell'hinterland: Cinisello Balsamo. È lì che cresce e si avvicina alla cultura hip hop, prima come writer graffitaro e poi come rapper.
«Quando ho iniziato, come ogni ragazzino di sedici anni avevo la possibilità di guardare quanti fan ci fossero sotto un palco (non esistevano i social…), e il mio sogno era quello di radunare tanta gente sotto lo stesso palco. Io volevo fare sempre di più e migliorarmi sempre più – ed è così sono riuscito a distinguermi» racconta qualche anno fa proprio a Red Bull. I primi approcci sono col fratello e il produttore Majestic, con cui registra i primi freestyle, caricati su YouTube.
A 19-20 anni comincia a farsi un nome grazie ai numerosi eventi hip hop a Milano. «Nel 2013/2014 c’erano molti contest in giro per Milano e dintorni. Io mi infilavo dovunque riuscissi, ho partecipato a tanti di questi eventi dove ogni rapper portava il suo pezzo e, dopo ore e ore, veniva proclamato un vincitore. Ho cominciato a prenderci gusto perché vincevo quasi sempre, e da buon diciottenne mi gasava tornare a casa la sera sapendo di aver spaccato, con 50 euro in tasca o con un nuovo snapback».
«Nel frattempo, su Facebook c’erano svariati contest dove veniva caricato un beat: tu ci rappavi 16 barre riprese dal telefonino e le caricavi sulla pagina. Il DS Game era quello che forse aveva preso più piede: avevo partecipato a due edizioni vincendo la prima e arrivando secondo alla seconda (ci sono ancora i video, se li cercate…). Da quel momento ho capito che avevo le armi per sfidare chiunque, anche al di là di Milano: ero carico e facevo tanta musica, sempre più di un progetto all’anno. Fino a lì ricordo fosse comunque un hobby vero e proprio; poi ho vinto l’ultimo contest a cui ho partecipato, il One Shot Game al Barrios, tre pezzi a testa e quasi cento rapper. Mi hanno notato, e offerto un contratto. Da lì è cominciato tutto».

I primi mixtape e Bellaria

Dopo un'esperienza non molto fruttuosa con Honiro Label a Roma, Matteo torna a Milano e firma con la Dogozilla Empire di Don Joe. Nasce Chic Nisello, primo mixtape in free download. Il suo successo viene riconfermato dal singolo Trankilo ft. Nitro, che finisce per conquistare il disco di platino.
Ed è così che in breve Vegas Jones viene messo sotto contratto con Universal Music. Dopo aver collezionato un paio di singoli hit nello stesso anno, nel 2018 esce finalmente Bellaria, il suo primo album ufficiale. Il titolo deriva da un nomignolo con cui viene chiamato dagli amici. «Non è proprio il mio quartiere, ma è un posto che ho bazzicato e bazzico» racconta all'epoca a La Stampa.
«Diciamo che Bellaria sono io, è il mio soprannome, e solo casualmente è anche una zona di Cinisello. Deriva da Bel Air, ma i miei amici l’hanno italianizzato e così è diventato Bellaria». L'album pullula di nomi illustri, da Gemitaiz a Guè, e Malibu, terzo singolo del disco, totalizza tre dischi di platino. Lo stesso anno, arriva una collaborazione importante: Start Again con il gruppo pop americano OneRepublic. La repack dell'album, uscita a fine anno, prende il nome di Gran Turismo.

La bella musica e gli ultimi progetti

Nel 2019 è il turno di La Bella Musica, secondo e a oggi ultimo album ufficiale uscito. A differenza del predecessore, nella tracklist è presente un solo featuring, con Fabri Fibra in Presidenziale. Il disco viene certificato d'oro.
L'ultima volta che abbiamo chiacchierato con Vegas era proprio in occasione dell'EP Giro Veloce. Segue la partecipazione a Sanremo 2021 in qualità di ospite di Aiello e un bel premio Lunezia Rap per i meriti ottenuti con l'ultimo album.
JONES è l'ultimo lavoro di Matteo: un mixtape di puro freestyle e artigianato rap. Jones come il Nasir "Nas" Jones a cui si è sempre ispirato a partire dal nome d'arte (mentre Vegas viene dal personaggio tarantiniano di Vincent Vega in Pulp Fiction). «Premetto che parlo di Nas, ma dovrei parlare di chiunque altro mi abbia fortemente influenzato da piccolo, e ce ne sono stati. Io so solo una cosa: ho sempre studiato il rap. Mi sono sempre gasato quando sentivo degli incastri e dei flow assurdi, ad esempio l’attacco di strofa di 50 Cent in “Eider pt.2”, e mi sono sempre gasato quando sentivo delle barre uniche che mi sono entrate nel cuore e che probabilmente non dimenticherò mai. Succede anche oggi, adesso ancora di più con i pezzi americani perché li capisco molto meglio al primo ascolto rispetto a prima. Nel rap di oggi c’è sicuramente tanta omologazione: lo fanno in tantissimi, ma paradossalmente quando uno spacca davvero lo si distingue subito, anche e soprattutto per cosa dice e per come lo pone.»